In merito al pagamento della prima rata della Rottamazione quater delle cartelle esattoriali 2023 la scadenza finale è quella del 6 novembre prossimo. Il termine deriva dai giorni di tolleranza di ritardo nel versamento dei debitori fiscali e dei giorni festivi in calendario. Nel frattempo, l’Agenzia delle entrate ha comunicato che le domande di definizione agevolata per la richiesta della rateizzazione del debito o del pagamento agevolato sono state nell’ordine di qualche milione.
Le comunicazioni in risposta delle domande presentate entro il 30 giugno 2023 da parte dell’amministrazione tributaria sono state 3,8 milioni. I contribuenti hanno avuto risposta riguardo al piano di rate richiesto dai debitori, con la conferma dell’Agenzia delle entrate – Riscossione (Ader) anche degli importi rottamati. Mancano all’appello del domande di definizione agevolata dei contribuenti residenti nei comuni elencati dal decreto “Alluvioni”, relativi alle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche danneggiate dal maltempo di maggio scorso.
Pagamento prima rata Rottamazione cartelle 2023: scadenza il 6 novembre
Ci sarà tempo fino al 6 novembre 2023 per il pagamento della prima rata della Rottamazione quater delle cartelle fiscali per i contribuenti che abbiano presentato domanda di definizione agevolata ed abbiano ottenuto esito positivo dall’Agenzia delle entrate – Riscossione. La scadenza riguarda anche i pagamenti in un’unica soluzione per i contribuenti che abbiano fatto questa scelta.
Pagamento prima rata Rottamazione, qual è il termine di tolleranza?
La scadenza sarà, dunque quella di lunedì 6 novembre 2023: rispetto alla scadenza originaria del 31 ottobre, l’amministrazione tributaria concede cinque giorni di tolleranza. Capitando il 5 novembre di domenica, la scadenza ultima slitta direttamente al giorno successivo, ovvero al 6 novembre. Per il pagamento della prima rata dei contribuenti residenti al 1° maggio 2023 nei comuni delle regioni (Emilia Romagna, Marche e Toscana) danneggiate dalle alluvioni di maggio, la scadenza per la presentazione delle domande di definizione agevolata era fissata a settembre. Il ritardo di tre mesi comporterà lo slittamento anche della comunicazione dell’Agenzia delle entrate – Riscossione al 31 dicembre 2023. Solo a fine anno, dunque, i contribuenti sapranno se il piano di rate sia stato accolto o meno dall’Ader.
Versamento cartelle arretrate Agenzia delle entrate 2023: dove recuperare i modelli?
Nelle settimane che mancano al pagamento della prima rata di novembre, i contribuenti possono utilizzare alcuni servizi offerti dall’Agenzia delle entrate – Riscossione sul proprio portale istituzionale. In primis, i primi dieci modelli di pagamento che possono essere richiesti dai contribuenti insieme alla copia della risposta dell’Ader nel caso in cui non si disponga dei documenti per qualunque motivo.
Inoltre, i contribuenti possono inserire – sempre per via telematica – i dati relativi al proprio conto corrente mediante il quale procedere con il pagamento delle rate. Il metodo di pagamento è utile anche per evitare dimenticanze, considerando che i giorni di tolleranza sono appena cinque. Per ritardi superiori si perde il diritto a beneficiare delle condizioni agevolate della Rottamazione quater. In tal caso, la rottamazione non produce alcun effetto e torna a decorrere il termine di prescrizione e di decadenza per il pagamento dei debiti fiscali.
Servizio ContiTu Agenzia delle entrate Riscossione, a corsa serve?
Con la Rottamazione quater, l’Agenzia delle entrate propone anche il servizio ContiTu, accessibile dal portale della Riscossione. Il servizio consente ai contribuenti di versare, in via agevolata, solo alcune delle cartelle esattoriali che sono incluse nella comunicazione dei pagamenti dovuti. La stessa procedura riguarda anche il pagamento degli avvisi.
Per la relativa richiesta, il contribuente deve accedere con le proprie credenziali (Spid, Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi), e inviare la richiesta inserendo il proprio codice fiscale, il numero della risposta ricevuta dall’Agenzia dell’entrate con la data e i codici identificativi delle cartelle e degli avvisi per i quali si chiederà un differente pagamento.