Assegno unico ottobre 2023: il pagamento dipende dalla situazione familiare individuale. Un elemento cruciale da considerare è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), pertanto le famiglie devono essere in possesso di un attestato aggiornato per poter beneficiare del sostegno finanziario. In alcune situazioni, l’importo dell’Assegno Unico può essere ridefinito in base a modifiche specifiche nella composizione della famiglia, ad esempio, nel caso dell’arrivo di un nuovo membro della famiglia.

Quando pagano l’Assegno unico a ottobre 2023?

Queste le date di pagamento dell’Assegno unico questo mese:

  • 17 ottobre 2023; 
  • 18 ottobre 2023; 
  • 19 ottobre 2023.

Aumenti importo

A partire da giugno 2023, è stata implementata una nuova maggiorazione per i nuclei familiari che hanno perso il coniuge, mentre da luglio 2023 sono stati adeguati gli importi per tenere conto dell’inflazione.

Queste modifiche hanno comportato una spesa totale nei primi 7 mesi del 2023 di 10 miliardi di euro e, se il trend continuerà, si prevede che possa superare i 17 miliardi entro la fine dell’anno. Questo rappresenta un aumento di 4,6 miliardi rispetto al 2022, quando la spesa totale ammontava a 12,5 miliardi di euro, evidenziando un incremento del 37%.

L’aumento del numero di giovani beneficiari ha contribuito a questa crescita, passando da una media di 8,6 milioni nel 2022 a 8,9 milioni (+3,8%), così come l’aumento delle famiglie da 5,3 milioni a 5,6 milioni (+4,4%). Questo ha portato a una media di 1,6 figli per ogni famiglia che riceve l’assegno.

La legge stabilisce che il sostegno finanziario alle famiglie viene erogato per ogni figlio a carico fino ai 21 anni in determinate condizioni, senza limiti di età per i figli con disabilità. L‘importo dell’assegno varia in base alla situazione economica del nucleo familiare, considerando l’Isee al momento della richiesta, oltre all’età e al numero di figli, nonché alle eventuali disabilità dei figli.

È importante notare che l’assegno unico e universale è garantito a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o se l’Isee supera la soglia di 43.240 euro. L’assegno unico è concesso ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza per i neonati. Per i figli maggiorenni a carico, il beneficio è esteso fino al compimento dei 21 anni, a condizione che soddisfino determinati requisiti, come frequentare corsi di formazione o avere un reddito inferiore a 8.000 euro all’anno. Inoltre, l’assegno è destinato anche ai figli disabili, senza alcun limite di età.