Sull’emergenza migranti, tema all’ordine del giorno soprattutto in seguito al vertice Med9, la Tunisia, nella persona del ministro dell’Interno Kamel Feki, ha dichiarato con fermezza che “non può in nessun caso fungere da guardia di frontiera per altri Paesi“. Il Paese, infatti, non ha i mezzi necessari per assorbire i massicci flussi di migranti irregolari, provenienti prevalentemente dagli stati sub-sahariani, Libia e Siria, oltre le sue capacità sociali e finanziarie, e tanto meno può fungere da Paese ospitante. La questione dell’immigrazione, secondo il ministro, richiede concessioni reciproche da parte delle nazioni più ricche.
Migranti, Kamel Feki: “La Tunisia non fungerà da guardia di frontiera ad altri Paesi”
La situazione in Tunisia, per quanto concerne la questione migratoria, è critica da mesi: tale criticità è stata denunciata di recente dal presidente della Tunisia Kaïs Saïed, il quale ha definito “inaccettabile” l‘”afflusso di migranti irregolari e le ondate migratorie che proseguono dalle città di Sfax e Mahdia in particolare“. Il presidente, tuttavia, lunedì scorso ha comunicato il rinvio della visita della delegazione della Commissione europea in programma per questa settimana in Tunisia e volta a valutare la situazione politica attuale del Paese, sostenere un dialogo nazionale inclusivo, e esaminare il memorandum d’intesa firmato dall’Ue e dalla Tunisia. Saied avrebbe chiesto il rinvio per valutare nel dettaglio “i punti da negoziare nel quadro dell’accordo” preliminare.
Kamel Feki: “Le Ong manipolano la questione migratoria per gli interessi europei”
Da parte di Feki arriva anche una stoccata alle Ong, accusate dal ministro di stare manipolando la questione migratoria per gli interessi degli europei. Le parole di Feki arrivano dopo la critica rivolta dal presidente Saied ai media stranieri di fornire “informazioni false, come se avessero preso il posto dello Stato tunisino” nel campo dell’informazione e della copertura dei fatti che interessano il Paese:
Le nostre forze sono sul campo e chi vuole assumere qualche informazione farebbe meglio a interessarsi delle proprie informazioni e della propria situazione. Che facciano prova di obiettività e ci forniscano la realtà delle situazioni nei loro Paesi, invece di lanciare a noi accuse e sostituirsi al pubblico ministero. Che cessino le loro interferenze.