59 anni, nessun precedente: chi è Massimo Barberio, l’uomo che ha ucciso la madre 88enne e ne ha chiuso il corpo nell’armadio per almeno una settimana. È successo a Primavalle, il quartiere alla periferia di Roma già noto alle cronache per l’omicidio della 17enne Michelle Causo. Stando a quanto ricostruito finora, alla base del delitto ci sarebbe un debito condominiale mai saldato.

Chi è Massimo Barberio, l’uomo che ha ucciso la madre e l’ha chiusa nell’armadio a Primavalle

Aveva paura di deludere la fiducia della madre anziana perché da tempo aveva accumulato un debito di circa tremila euro con l’amministrazione del condominio in cui vivevano senza trovare il coraggio di dirglielo: per questo Massimo Barberio avrebbe ucciso la donna 88enne, nascondendone il corpo in casa per almeno una settimana. È successo in via Pietro Gasparri 84, nel quartiere Primavalle di Roma.

Stando a quanto ricostruito finora, il 59enne avrebbe colpito la madre con un coltello da cucina mentre era di spalle, impedendole di difendersi o di provare a chiedere aiuto; poi ne avrebbe avvolto il cadavere in dei sacchi di plastica, chiudendolo in un armadio. Lo scorso venerdì, dopo l’ennesima notte insonne, avrebbe chiamato i carabinieri della compagnia locale confessando tutto, dall’omicidio all’occultamento.

Chi conosceva lui e la madre non se lo aspettava e si è detto attonito per l’accaduto: l’uomo, ex dipendente Inps – ora detenuto nel carcere di Regina Coeli – era “tranquillo” e “riservato”, “introverso”. E sembra che da anni, ormai, accudisse l’anziana che, a causa di alcuni problemi di vista, usciva sempre meno.

La testimonianza dei vicini di casa

Quando lo incontravano al supermercato i vicini di casa gli chiedevano sempre come stesse la madre Egidia. Negli scorsi giorni però, le sue risposte, secondo alcuni, si erano fatte elusive.

Gli chiedevamo di poter far visita alla mamma, cercava di svicolare e rimandava, dicendo che lei non stava bene,

ha raccontato al Corriere della Sera una delle inquiline dello stabile in cui lui e l’anziana vivevano insieme da oltre 40 anni. Risposte strane, ma comunque non sospette, non al punto di spingere qualcuno a chiedere delucidazioni o a denunciarlo. Nonostante l’odore nauseabondo che da un po’ sembra si fosse diffuso sulle scale. E che molti avevano rimandato ad un animale morto nei pressi del condominio, forse un piccione.

Il precedente

Sarebbe stato proprio l’odore, alla fine, a spingere l’uomo a rivelare ciò che aveva fatto. Un odore diventato “insostenibile”, insieme ai sensi di colpa per l’omicidio di quella madre che gli aveva dato tutto, crescendolo da sola in mancanza di un padre e di cui portava anche il cognome. Un omicidio che ha lasciato esterrefatta la comunità di Primavalle, già colpita da un altro terribile delitto: quello di Michelle Causo, uccisa a coltellate da un ragazzo che considerava un amico lo scorso giugno.

O.D.S., 17 anni, è finito in un carcere minorile del Nord Italia con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, gli stessi reati contestati al 59enne. Agli inquirenti continua a ripetere di aver agito a causa di un debito di droga di poche decine di euro maturato nei confronti della vittima. Ma è una versione dei fatti che non convince nessuno: è più probabile, dicono in tanti, che stia nascondendo la vera motivazione, forse un ricatto sessuale.

A oltre tre mesi dai fatti i riflettori sulla vicenda sembrano quasi essersi spenti, di colpo. A metterlo in luce è stata anche la madre di Michelle, Daniela Bertonieri, in un’intervista esclusiva rilasciata negli scorsi giorni a Tag24. Il suo augurio è che si vada presto a processo.