In molti ci vedono una buona notizia che rilancerà la vera concorrenza sui binari dell’alta velocità italiana. MSC avrebbe completato l’iter di acquisizione di Italo, ponendosi così come il nuovo interlocutore per l’Alta Velocità italiana.

I treni di Italo comprati da MSC

Il gigante delle crociere e della logistica con sede a Ginevra è di proprietà della famiglia Onorato ed è un’azienda che in Italia ha sedi operative nei più importanti porti, Genova, Napoli, e Venezia.

La operazione prevede che MSC acquisisca il controllo di Italo Treno, mentre il fondo americano Gip (Global Infrastructure Partners) manterrà una quota di partecipazione nell’azienda dei treni veloci.

Il presidente attuale di Italo Treno è Luca Cordero di Montezemolo, mentre l’amministratore delegato è Gianbattista La Rocca ma questi ruoli sembrano poter restare come sono, mentre altri come Flavio Cattaneo e Giovanni Punzo, che hanno ricoperto ruoli di leadership all’interno dell’azienda potrebbero andar via.

Per quanto riguarda gli altri grandi azionisti, Allianz, che possiede l’11,5% del capitale di Italo Treno, manterrà la sua posizione anche dopo l’acquisizione da parte di MSC.

Italo e la nuova sfida a Trenitalia

 L’operazione sarà completata entro la fine dell’anno, in attesa dell’approvazione dell’Antitrust europeo poiché MSC ha sede in Svizzera. Le cose sembrano comunque fatte e le preoccupazioni maggiori potrebbero essere solo per l’altro concorrente sul mercato dell’alta velocità italiana.

Se Italo Treno si è dimostrato un buon affare, infatti chi ha investito ed esce oggi con MSC ha ben monetizzato l’investimento fatto. Ora però nel gioco non c’è solo un’azienda solitaria che sfida il gigante ex monopolista sui binari veloci.

L’ingresso di un altro gigante della mobilità come MSC pone bei gratta capi per Trenitalia. I progetti di allargamento della rete e di nuovi investimenti su linee meno battute potrebbero di colpo diventare appetibili.

E magari si potrà registrare quella scossa decisiva per un mercato stagnante che ha visto negli ultimi anni solo aumentare i costi dei biglietti, di pari passo alle giornate di blocchi e ritardi dei treni.

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