In Islanda, un gruppo di ambientalisti ha espresso la propria preoccupazione per la fuga di massa di migliaia di salmoni dai recinti nella località di Patreksfjordur, di proprietà di Arctic Fish. Quest’ultima è una delle maggiori aziende di allevamento dell’Islanda, di proprietà del gigante norvegese Mowi. Il timore principale degli ambientalisti è che i salmoni fuoriusciti dall’allevamento e riversatisi nei fiumi mettano in pericolo la sopravvivenza dei salmoni selvatici. Alcuni studi hanno fatto che hanno rilevato che l’incrocio tra pesci d’allevamento e pesci selvatici genera una prole che matura molto precocemente, andando dunque a compromettere la capacità della specie di riprodursi in natura.

Islanda, allarme ambientale per la fuga dei salmoni dall’allevamento

I salmoni fuggiti dall’allevamento sono stati recuperati in almeno 32 fiumi nel nord-ovest dell’Islanda, con una notevole dispersione del gruppo tra i corsi d’acqua del Paese. Inizialmente la notizia si è diffusa tramite post sui social non confermati e, in particolare, tra questi una foto mostrava dei pesci ricoperti di pidocchi di mare, un parassita letale per i pesci selvatici. In un secondo momento, è giunta la conferma da parte dell’Istituto islandese di ricerca marina e d’acqua dolce (Mri) della presenza dei pesci d’allevamento in numerosi fiumi.

Nel frattempo, subacquei specializzati, ingaggiati e pagati da Arctic Fish, si sono messi sulle tracce dei salmoni in fuga, mentre l’amministratore delegato dell’azienda, Stein Ove Tveiten si è scusato per l’incidente. L’ad e i membri del consiglio rischiano fino a due anni di carcere se saranno ritenuto colpevoli di negligenza. Una settimana fa, Arctic Fish, inoltre, è finita al centro delle indagini della polizia islandese, impegnata a verificare se l’azienda ha violato le leggi che regolano le colture.

Proteste contro l’apertura dei recinti negli allevamenti di pesci

L’incidente di Patreksfjordur ha portato nuovamente ambientalisti, pescatori sportivi e politici a chiedere di limitare o vietare l’apertura dei recinti negli allevamenti di pesci. Si tratta di un tema che ciclicamente torna in auge, spesso in seguito a casi come quello presentato sopra o a quello avvenuto lo scorso anno, quando Arnarlax, azienda di allevamento di salmone è stata sanzionata con una multa 705.000 sterline per non aver segnalato la fuga di 81.000 pesci nel 2021.