Filomena Lamberti, 64enne di Cava de’ Tirreni sfigurata con l’acido solforico dall’ex marito, ha raccontato la propria storia, unica e al contempo tristemente simile a quella di molte altre donne, dal palco della tre giorni di Forza Italia a Paestum, all’interno del panel “Mai sole“, organizzato da Azzurro donna e incentrato sulla violenza sulle donne e i femminicidi. Le parole chiave scelte da Lamberti sono, al contrario di quanto ci si potrebbe superficialmente aspettare, positive e ottimiste: “Qui si parla di futuro e di libertà. Penso che per trent’anni, trent’anni di violenza, io sono sopravvissuta. Ma nonostante tutto, oggi vivo e questa libertà non me la toglierà mai nessuno“.

Filomena Lamberti, sfigurata con l’acido dal marito, a Paestum: “Oggi vivo e questa libertà non me la toglierà mai nessuno”

Lamberti è stata una delle prime donne a essere stata sfregiata con l’acido dall’ex partner e da anni porta la propria storia e testimonianza in tutta Italia. Dopo anni di violenze fisiche e psicologiche, il 28 maggio del 2012 Lamberti aveva deciso di interrompere la relazione con il marito: “Quando beveva diventava aggressivo. Io volevo aiutarlo, pensavo di cambiarlo ma è stata una pia illusione. Erano solo insulti e botte. Ho lottato a lungo contro i suoi spettri ma alla lunga l’amore si è trasformato in odio“. L’uomo, possessivo, violento e incapace di rispettare le volontà della moglie, ha deciso di sfregiarla con dell’acido solforico mentre lei dormiva.

Per Filomena ha avuto inizio un “calvario ospedaliero“, durato fino al 2017: “Ho subito 30 interventi, dieci solo per ricostruire le palpebre“. La donna ha mostrato al pubblico una “foto un po’ forte“, scattata in ospedale nei giorni successivi all’aggressione: sul palco, Lamberti regge un’immagine di lei intubata e con il volto devastato e chiede retoricamente se si tratta solo di “maltrattamenti in famiglia” o di una forma di violenza, da riconoscere e definire espressamente come tale. La risposta della platea arriva forte e chiara, con un lungo applauso commosso.

Panel “Mai Sole”, Lamberti: “Sogno solo una vita dignitosa”

Quella subita da Lamberti è una violenza aggravata dal fatto che il marito, tornato libero nel 2018, ha rivendicato quanto fatto, affermando che lo rifarebbe di nuovo. Come spesso accade nei casi di violenza di genere, la vittima si trova da sola ad affrontare il peso (soprattutto a livello psicologico, ma in questo caso anche fisico) di un atto compiuto da un uomo, sul quale ricadono solo in minima parte le conseguenze di tale gesto. L’ex marito di Lamberti è riuscito a patteggiare una condanna ad appena 18 mesi (a, differenza, ad esempio, degli aggressori di Lucia Annibali e Jessica Notaro, condannati a 20 e 15 anni) con il nulla osta della procura di Salerno, senza che lei potesse commentare, dal momento che si trovava ancora in terapia intensiva.

L’ex marito è presto tornato alla vita precedente, come se nulla fosse successo, mentre Filomena oggi vive le storture di un sistema che le concede una pensione di invalidità di soli 300 euro:

Cosa penso quando vedo le condanne dei casi come il mio? Mi fa piacere per le altre donne, ma mi fa sentire una cittadina di serie Z. Sogno solo una vita dignitosa.