La sconfitta dell’Inter contro il Sassuolo ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi, che dopo una partenza sprint hanno dovuto fare i conti con il primo k.o. in campionato dopo il pareggio in Champions League contro la Real Sociedad. Tra i protagonisti, in negativo, Yann Sommer: il suo errore in occasione dell’1-1 di Bajrami ha dato il là alla rimonta neroverde completata dall’eurogol di Berardi. Una papera che non è andata giù all’ambiente, che ha subito puntato il dito nei confronti dell’estremo difensore svizzero, colpevole secondo i più della sconfitta neroazzura. Non è d’accordo però Alberto Fontana, con l’ex portiere dell’Inter che in esclusiva a Tag24 ha detto la sua su Sommer, analizzando anche il momento dei portieri italiani.
Alberto, l’Inter vista contro il Sassuolo e la Real Sociedad ha fatto scattare l’allarme tra i tifosi. Secondo te c’è il rischio di una possibile flessione?
“No, ricordiamoci che il campionato italiano è molto difficile. In Serie A il livello agonistico è alto, tutte le squadre danno battaglia, senza escludere nessuna. Il Sassuolo è una bellissima realtà, che dimostra come nulla sia scontato rispetto ad alcuni campionati esteri dove il risultato a volte è già scritto. Ci può stare un stop durante il campionato, meglio adesso che più tardi. L’Inter è partita benissimo, meglio rispetto ai tanti che si aspettavano una partenza meno lanciata. Però non si può rallentare spesso, il nostro campionato non lo permette”.
Giudizio su Sommer?
“Bisogna aspettare almeno venticinque partite per dare un giudizio. Non ha giocato in Italia, si deve ambientare e conoscere il nostro campionato. Sicuramente dovremo aspettare molto prima di capire se lo svizzero avrà fatto bene oppure no. Ricordiamoci poi che in caso di problemi l’Inter può contare su un portiere valido come Audero, quindi sono coperti”.
Un altro portiere che sta ricevendo tante critiche è Donnarumma: che idea ti sei fatto su di lui?
“E’ un eccezione del calcio quando uno riesce ad esordire con il Milan a soli sedici anni per poi arrivare a vincere un Europeo così giovane e da protagonista. Non sono però d’accordo con lui nell’aver scelto il campionato francese. Avrei preferito vederlo in campionati più difficili dove avrebbe potuto assimilare qualcosa di più”.
Deve essere lui il portiere dell’Italia, oppure bisogna puntare su altri nomi?
“Da questo punto di vista solo uno come Spalletti sa quello che deve fare. Poi a livello di portieri stiamo messi molto bene: ci sono Vicario, Meret, Falcone, Provedel. La Nazionale è in una botte di ferro, poi in Italia c’è la tendenza ad esaltare molto i portieri stranieri, però se vediamo i nostri ragazzi in Serie A ma anche all’estero non c’è paragone”.
Quale dei portieri che hai citato è quello che potrebbe far parlare di se tantissimo per il futuro?
“Ce n’è più di uno. Meret lo metto tra le certezze, ha dimostrato col Napoli quanto vale. Io ho un debole per Vicario e Di Gregorio, ci daranno soddisfazioni. Perché sono bravi, in un calcio dove si tende ad esaltare lo straniero si sono guadagnati il posto fra i pali e stanno facendo veramente bene. Vicario è un talento incredibile, ma Di Gregorio con il suo modo di parare veramente atipico mi ha impressionato, sono un suo fan. Non dimentichiamoci di Provedel, che ha cambiato la Lazio. Per due-tre anni i biancocelesti non hanno avuto portieri all’altezza, e adesso possono contare su un portiere che ha cambiato la squadra. In passato Reina e Strakosha non hanno fatto bene, ma con Provedel adesso lì dietro si sta tranquilli”