Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia, da Paestum, dove si trova per l’appuntamento nazionale del partito, fa chiarezza sulla presunta ipotesi del governo tecnico, affermando con fermezza che questa non esiste, e delinea uno scenario alquanto roseo per le prossime elezioni: “C’è un’ampia maggioranza di centrodestra e sono convinto che questo governo durerà tutta la legislatura, che vinceremo le elezioni europee, che vinceremo le prossime elezioni politiche oltre alle regionali“. Inoltre, relativamente alla possibile speculazione sullo spread, Tajani dichiara che la preoccupazione principale per il governo, al momento, è dimostrare di essere “serio, credibile, affidabile, responsabile, che fa una manovra economica in grado di aiutare le famiglie più deboli, in grado di tutelare i cittadini“.
Tajani, da Paestum sul centrodestra: “L’ipotesi del governo tecnico non esiste”
Le parole del vicepremier arrivano all’interno della più ampia cornice della tre giorni di Forza Italia a Paestum, dove si è raccolto lo stato maggiore del partito, ma non la famiglia dell’ex presidente Berlusconi, la quale ha tuttavia inviato una lettera in cui si legge: “La nostra famiglia è al vostro fianco“. I cinque figli dell’ex leader esortano dirigenti e militanti azzurri a proseguire “lungo la linea tracciata” dal padre: “Se fosse lì con voi, se potesse sentire il calore della vostra vicinanza, che peraltro conosceva bene, pensiamo che nostro padre considererebbe questo il regalo più bello per il suo compleanno“.
La scelta della data di apertura del raduno è dipesa dal fatto che il 29 settembre Berlusconi avrebbe compiuto 87 anni. Il messaggio trasmesso attraverso tale decisione è chiaro: il partito intende mantenere forte e saldo il rapporto con il pensiero del leader, esprimendo al contempo l’esigenza di guardare avanti rilanciando il partito e attualizzando le sfide. Per formalizzare ulteriormente questa eredità, il nome di Silvio Berlusconi sarà d’ora in poi parte integrante del simbolo del partito. Il segretario Tajani, nel discorso di apertura, ha chiarito quali sono gli obiettivi che il partito si è prefissato per il prossimo futuro:
Vogliamo costruire la grande casa dei moderati, il centro della politica italiana. Una grande storia, un futuro di libertà. […] Siamo fieri della nostra storia e delle nostre radici. Non siamo dei nostalgici, parliamo del futuro.
Tajani sulla corsa in Europa: “Noi e Lega siamo partiti diversi”
A partire da tali premesse, al centro degli interventi di oggi sono state approfondite la questione migratoria e le critiche mosse alla Bce per l’aumento dei tassi d’interesse, ma anche il rapporto con gli avversari e gli altri partiti di centrodestra al governo. In particolare, raffrontandosi con l’altro vicepremier, Matteo Salvini e il suo partito, Tajani afferma: “Siamo due partiti diversi, abbiamo lo stesso programma di governo ma in Europa abbiamo posizioni completamente diverse“, e soprattutto nei confronti di Le Pen, motivo di scontro tra i due vicepremier negli ultimi giorni.
In vista delle elezioni europee, che si terranno la prossima primavera, Tajani intende rafforzare il consenso a Forza Italia, “unico partito italiano a far parte del Ppe“. L’intento, dunque, è quello di rilanciare il partito e aprirlo, riesaminandone la struttura e le posizioni nel congresso fissato per febbraio. Il segretario anticipa l’avvio di una gestione più collegiale del partito, attraverso l’introduzione per statuto della figura di quattro vicesegretari, non nominati bensì “eletti“.