Cos’è un embolo? Si tratta di un corpo estraneo anomalo che in alcune occasioni circola nel sangue e diventa pericoloso poiché, quando raggiunge un’arteria o una vena della sua stessa dimensione ne può interrompere il flusso sanguigno.

Uno o più emboli costituiscono un’ embolia, come viene chiamato in termini medici. Questi possono risultare mortali per chi ne è vittima poichè riducono o bloccano l’afflusso di sangue in uno o più organi.

Cos’è un embolo: le cause e le diverse tipologie

Esistono numerose tipologie di embolo, questo infatti può essere:

  • Un coagulo di sangue anche detto embolia da coagulo sanguigno che trae origine da un trombo.
  • Un grumo di grasso, che si verifica quando piccole gocce di grasso vengono rilasciate in circolo e causare ostruzioni, spesso in seguito a traumi o fratture delle ossa lunghe.
  • Una bolla d’aria o una bolla di gas. In questi casi l’embolia risultante è chiamata come embolia gassosa.
  • Un cristallo di colesterolo. L’embolia che avviene in questo caso è conosciuta come embolia colesterolo o embolia da cristalli di colesterolo. Si tratta di una forma rara che interessa pazienti con grave aterosclerosi spesso è dovuta ad angiografie o interventi di chirurgia vascolare.
  • Un grumo di liquido amniotico e costituisce una rara complicanza della gravidanza.
  • Un parassita o un gruppo di parassiti. Quando l’embolo occlusivo è provocato da uno o più parassiti si chiama embolia settica.
  • Un corpo estraneo come una scheggia o un ago.

Una delle cause per cui può venire un embolo ad una persona è la cosiddetta “sindrome della classe economica” ovvero il rischio di embolia polmonare che corrono i passeggeri di un aereo.

Ciò avviene prevalentemente per i viaggiatori della classe turistica dove i sedili, spesso sono scomodi e costringono il passeggero a stare seduto in posizioni non consone per molto tempo bloccando di fatto il flusso di sangue alle gambe. In questo caso infatti, oltre alla postura sbagliata si aggiunge la pressurizzazione dell’interno dell’aereo, che favorisce una maggiore coagulazione del sangue.

Si stima che su 1 milione di passeggeri questo tipo di embolia ne colpisca 27, in genere chi è già predisposto per la presenza di altri fattori di rischio.

L’embolia può colpire anche i subacquei. Infatti dopo un’immersione si deve risalire in superficie molto lentamente, ad una velocità non superiore ai 10 metri al minuto. Una regola di sicurezza che serve per evitare l’apparizione della “malattia da decompressione”, che in casi più gravi sfocia nell’embolia cerebrale.

I sintomi

Per capire cos’è un embolo è bene fare attenzione ai sintomi e ai segnali che possono essere molto diversi, sia a seconda della gravità e della tipologia e sia in base alla zona in cui questo compare.

Tra i sintomi dell’embolia polmonare ci sono:

  • Tosse
  • Tachicardia o battito cardiaco non regolare
  • Sudorazione eccessiva
  • Svenimento
  • Giramenti di testa
  • Dolore al torace
  • Dispnea

Tra i sintomi più frequenti dell’embolia coronarica troviamo:

  • Nausea e vomito
  • Debolezza e vertigini
  • Dolore al petto
  • Dispnea
  • Sudorazione fredda
  • Stato confusionale
  • Svenimento

Per avere una chiara diagnosi di embolia ci si può sottoporre a una serie di test ed esami, necessari per rilevare l’embolo e l’area coinvolta dall’ostruzione.

Prima di questo è però importante conoscere la storia clinica del paziente e valutarne i singoli fattori di rischio e solo dopo procedere con gli esami. Questi possono includere: Ecocardiogramma, Ecocolordoppler degli arti inferiori, TC, Risonanza magnetica nucleare e Angiografia.

Come avviene la prevenzione

La prevenzione gioca un ruolo fondamentale per evitare di essere colpiti da un’embolia. Ecco come fare:

  • Stile di Vita Salutare: Mantenere un peso sano e seguire una dieta bilanciata aiutano a prevenire il rischio di un’embolia. 
  • Fare attività fisica regolare, una buona abitudine sportiva può ridurre il rischio di formazione di coaguli e quindi di emboli.
  • Farmaci Anticoagulanti: l’uso di medicinali che impediscono la formazione di coaguli riduce anche il rischio di formazione di emboli.
  • Gestione delle Condizioni di Base: per tenere sotto controllo la propria situazione medica è bene controllare altre patologie come il diabete, l’ipertensione e l’ipercolesterolemia che possono contribuire alla formazione di questi coaguli.