Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, si scaglia contro il numero chiuso per l’ingresso all’Università di Medicina. Test sempre più poveri che vanno dalla Viennetta Algida al grattachecca. Nella diretta su Facebook condotta dal politico, rimarca l’aspetto della poca consistenza delle domande dei test di medica non finalizzati alla formazione, né tantomeno inerenti al percorso di studio.

Tuttavia la FederSpecializzandi ha espresso il dissenso al Ddl per abolire il numero chiuso di medicina presentato dal Consiglio della Regione Campania.

Vincenzo De Luca, medicina: in Campania test più poveri

Secondo quanto riportato da il Quotidianosanita.it, iMichele Nicoletti, presidente di FederSpecializzandi, ha dichiarato:

“Basta risposte superficiali a problemi complessi. La generazione di politici a cui De Luca appartiene è responsabile degli errori della programmazione che noi medici in formazione scontiamo, è ora di rimettere il timone a dritta”

“Basta populismi sulla sanità. Respingiamo in modo forte e chiaro le parole del presidente De Luca, così come la volontà espressa all’unanimità dal Consiglio Regionale della Campania e il relativo disegno di legge per abolire il numero chiuso a Medicina. Questi ragionamenti sono anacronistici e totalmente privi di senso”.

Queste sono le repliche di Michele Nicoletti, presidente di FederSpecializzandi, alle dichiarazioni rese dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che in diverse occasioni si è pronunciato contro i test di medicina, definendoli poveri, confusi e, per molti versi, inappropriati.

FederSpecializzandi “No” al DDL medicina

Il presidente di FederSpecializzandi ha espresso una profonda preoccupazione in merito al Ddl, replicando che gli errori nella programmazione e nella formazione dei medici sono la conseguenza di scelte politiche sbagliate perpetuate nel corso degli anni, rimarcando il concetto delle conseguenze prodotte dalla generazione di politici emersa negli anni di appartenenza del presidente della Regione Campania. Secondo Nicoletti, è arrivato il momento di rimettere “il timone a dritta”.

E, ancora, il presidente di FederSpecializzandi spiega che il vero problema della carenza delle nuove assunzioni in sanità non è la conseguenza del numero chiuso in Medicina, ma piuttosto la difficoltà di suscitare interesse per la professione, affermando:

“Per contrastare il fenomeno dei gettonisti bisogna intervenire sul blocco delle assunzioni e dare dignità a tutti coloro che ogni giorno lottano per tenere in piedi l’SSN”.

La risposta di FederSpecializzandi alle affermazioni di De Luca è secca e decisa: ci sono due criticità di cui nessuno si occupa:

  • l’innalzamento dell’età media;
  • la riduzione della natalità.

Sono questioni che sembrano non attinenti alle risorse umane, ma che producono effetti sui tempi del percorso formativo, rendendolo più lungo rispetto ad altre branche di professionisti. Di conseguenza, gli attuali problemi sulle politiche sanitarie di cui si discute avranno effetti tra un decennio e avranno conseguenze su un periodo pluridecennale.

Secondo il presidente di FederSpecializzandi:

“Servono scelte coraggiose, studiate, condivise e votate all’efficientamento delle poche risorse che il MEF mette a disposizione della Sanità, pena l’eliminazione definitiva del SSN e l’adozione di altri modelli di assistenza sanitaria”.

Nicoletti, ritiene che l’espansione dell’ingresso a Medicina non affronti direttamente le criticità del SSN e non offra una soluzione ottimale per risolvere al meglio le problematiche del sistema. Il pericolo è che si possa innescare un nuovo circuito vizioso formativo, il quale non avrebbe altre risposte se non la formazione di una generazione di medici con competenze scarne e insufficiente.

Per questo motivo, FederSpecializzandi ritiene che il DDL non rappresenti la strada giusta da contrastare il deterioramento del settore dei medici e resta aperto a ogni discussione.

Vincenzo De Luca chiede l’abolizione del numero chiuso di medicina in Campania

Secondo quanto riportato da ilfattoquotidiano.it, durante una diretta su Facebook, il presidente Vincenzo De Luca, ha criticato aspramente la i è politica dei test di medicina, ritenendo:

“Col numero chiuso si relegano ai margini ragazzi che provengono da famiglie povere. E questa è una vergogna nella vergogna. Si costringono migliaia di giovani ad andare in depressione perché non si superano questi test.”

Nella diretta, il presidente della Regione Campania ha citato diverse testimonianza di cittadini riguardo una serie di domande bizzarre e fuori contesto che si sono verificate durante i test di medicina, spaziando dal creatore della Viennetta Algida al grattachecca. Esperienze che hanno portato De Luca a concludere la diretta con una serie di proposte rivolte a coloro che formulano i test di ammissione a medicina.