Il clima politico negli USA è in ebollizione mentre la scadenza per garantire la copertura dei fondi federali si avvicina rapidamente: la linea dura della destra del Partito Repubblicano, guidata da figure come Matt Gaetz, sta ottenendo il sopravvento sulla mediazione dello Speaker della Camera, Kevin McCarthy, e il tentativo di trovare un compromesso per rinviare di un mese questa scadenza è andato in fumo, e ora lo shutdown è un rischio concreto.

“Shutdown”: perché gli USA rischiano di non potere più pagare gli stipendi pubblici dopo il fallimento delle mediazione

Gli sforzi di inserire tagli alla spesa e stanziare fondi per rafforzare i confini a sud con il Messico non sono stati sufficienti per raggiungere un accordo. La tensione è palpabile mentre il Congresso ha meno di due giorni per trovare una soluzione, altrimenti il paese rischia uno shutdown dei conti pubblici, una situazione che non si verificava dal 2019 e che porterebbe al blocco degli stipendi per milioni di dipendenti federali, tra cui più di un milione di militari americani.

Le ore passate a Washington sono state drammatiche, con i Repubblicani della Camera riuniti in una sala del Campidoglio per cercare una via d’uscita. La Cnn ha riportato che McCarthy avrebbe comunicato ai suoi colleghi che “non ci sarebbero molte opzioni per evitare lo shutdown“. Tuttavia, scaricare la colpa sulla Casa Bianca è diventato complicato, poiché gli ultimi sondaggi indicano che due americani su tre attribuiscono ai conservatori la responsabilità di un possibile shutdown.

Accuse tra repubblicani e democratici

Le critiche ai rappresentanti dell’ala dura del Partito Repubblicano sono arrivate anche dall’interno del partito. Dusty Johnston, un Repubblicano del South Dakota, ha dichiarato che coloro che si sono opposti al compromesso capiranno presto che dire no a un testo che tagliava la spesa e garantiva confini più sicuri non li renderà più affidabili in futuro“. Tuttavia, il piano aveva poche possibilità di essere approvato dal Senato, a maggioranza Democratica, proprio a causa dei tagli alla spesa che avrebbero colpito la classe media e le fasce più deboli.

Il tempo stringe, con una scadenza entro la mezzanotte di sabato, e gli economisti avvertono che anche un breve shutdown potrebbe avere conseguenze significative sugli stipendi congelati e sulla chiusura di numerosi servizi amministrativi, dalla concessione di licenze all’apertura dei parchi pubblici. Un periodo più lungo avrebbe effetti devastanti sui conti del paese.

La crisi politica ha suscitato reazioni forti da parte dei Democratici. Il leader dei Democratici alla Camera, Hakeem Jeffries, ha accusato i Repubblicani di aver scatenato una “guerra civile interna”, mentre il leader progressista al Senato, Chuck Schumer, ha criticato la “debolezza” di McCarthy, sottolineando che questa è la battaglia più importante che il presidente dei Repubblicani alla Camera affronta in seguito alla sua elezione nel gennaio 2021. La situazione rimane incerta mentre il paese tiene il fiato sospeso, in attesa di vedere se il Congresso riuscirà a evitare un potenziale disastro economico. Una situazione che dovrebbe essere risolta nelle prossime ore, ma dipende dalle parti coinvolte.