Venerdì, la procura di Las Vegas ha annunciato un importante sviluppo nelle indagini sull’omicidio del leggendario rapper Tupac Shakur, avvenuto il 13 settembre 1996. Duane Keith Davis, un uomo che si è autodefinito “gangster,” è stato arrestato e accusato dell’omicidio del rapper. Questo tragico evento aveva segnato la fine di una delle carriere più influenti nella storia della musica rap e aveva lasciato interrogativi senza risposta per quasi trent’anni.

Dopo trent’anni di indagini scoperto l’autore dell’omicidio di Tupac

Duane Keith Davis, noto anche come “Keffe D,” ha ammesso di aver partecipato alla sparatoria che ha portato alla morte di Tupac Shakur. Questo tragico episodio si era verificato la sera dopo un incontro di pugilato tra Mike Tyson e Bruce Seldon a Las Vegas. Davis, che occupava i sedili davanti di una Cadillac bianca, è stato incriminato per omicidio con l’aggravante dell’associazione a delinquere. Ciò che rende questo arresto ancora più significativo è il fatto che Davis era stato precedentemente coinvolto nelle indagini come testimone oculare insieme a un’altra persona.

Tupac Shakur è stato uno dei rapper più iconici degli anni ’90 e ha venduto milioni di dischi. La sua breve, ma intensa carriera, è stata caratterizzata da rivalità con altri artisti hip-hop, tra cui Notorious B.I.G. Tuttavia, ciò che ha reso Tupac unico è stato il suo impegno sociale attraverso la musica. Era noto per affrontare temi cruciali come la violenza delle gang, il razzismo, la brutalità della polizia e la povertà nei suoi testi. Le sue canzoni hanno toccato molte persone e hanno dato voce a coloro che erano emarginati o oppressi. Inoltre, Tupac ha promosso l’importanza dell’istruzione e ha incoraggiato i giovani a perseguire i propri sogni.

Duane Keith Davis, la confessione del gangster: “Così ho partecipato alla sparatoria che uccise il rapper”

Per decenni, l’omicidio di Tupac Shakur è rimasto irrisolto, alimentando teorie cospirazioniste e controversie. Tuttavia, nel luglio scorso, la polizia di Las Vegas ha eseguito una perquisizione nella casa di Duane Keith Davis, l’ultimo testimone conosciuto e in vita dell’omicidio. Questa perquisizione ha portato a un cambiamento significativo nelle indagini. Secondo la procura, Davis avrebbe avuto un ruolo di comando nell’omicidio, facendone il presunto mandante dell’operazione.