Ci sono novità sul caso di Alice Neri, la 32enne trovata morta carbonizzata nel baule della propria auto a Fossa di Concordia, nel Modenese, il 18 novembre scorso. Stando ai risultati della nuova perizia medico-legale effettuata sulla salma, la donna sarebbe stata colpita almeno cinque o sei volte, violentemente, prima di essere data alle fiamme.

Omicidio Alice Neri, emergono novità dalla perizia medico-legale

A riportare le conclusioni a cui sono arrivati gli esperti incaricati di svolgere il nuovo esame autoptico sui resti della giovane mamma – coordinati dalla dottoressa Cristina Cattaneo, nota per essersi occupata di alcuni dei casi di cronaca più importanti del nostro Paese (tra gli altri, quelli di Stefano Cucchi e Yara Gambirasio) -, è il Resto del Carlino. Si tratta di una parte della relazione finale stilata dai medici legali; l’altra deve ancora essere discussa.

Per il momento ciò che emerge è la violenza con cui si sarebbe consumato l’omicidio. Stando alla perizia, Alice Neri sarebbe stata raggiunta da almeno cinque o sei fendenti, di cui uno al cuore.

La morte è con ogni probabilità riconducibile all’uso di un’arma bianca – ha spiegato l’avvocato Cosimo Zaccaria, che sostiene la famiglia della vittima -. Ma bisognerà attendere gli esiti definitivi della perizia, perché ancora non vi è stata alcuna valutazione sulla tipologia di arma bianca, tipologia che è estremamente ampia.

In un’intervista rilasciata a Tag24 il legale aveva già messo in luce che, se si tiene conto del fatto che della donna, a causa dell’incendio, non sono rimasti che pochi resti, è probabile che il numero di coltellate sia stato anche maggiore rispetto a quello ipotizzato dopo aver analizzato le lesioni riscontrate sullo scheletro. Il principale indiziato resta il tunisino di 29 anni Mohamed Gaaloul, in carcere da dicembre.

La reazione della difesa del principale indiziato

Non abbiamo ancora una risposta definitiva, ma gli esiti degli esami effettuati a Milano dalla professoressa Cattaneo hanno sicuramente il pregio di fare luce sulle dinamiche del decesso della signora Neri. Siamo in attesa della consulenza finale ma, fin da ora, per quanto ho potuto io stesso visionare presso l’Istituto di medicina legale, pare che la Alice Neri riporti il segno di numerose lesioni da arma bianca in diversi distretti del corpo. Lesioni sulle vertebre, lesioni sulle costole, su una falange e risulterebbe effettivamente una lesione nel tessuto cardiaco, con all’interno un frammento osseo lungo circa un centimetro,

è stato il commento dell’avvocato Roberto Ghini, che difende l’uomo finito in manette perché sospettato dell’omicidio.

Deve essere stata un’aggressione sicuramente cruenta e l’autore di questa aggressione non può non essersi sporcato abbondantemente di sangue sia durante l’azione, sia e ancor più durante il trasporto della salma e la collocazione della stessa nel baule dell’auto. A tutti è noto come non vi siano tracce ematiche né sul borsello del mio assistito, né sui vestiti, così come appaiono nelle immagini provate dalla difesa che ritraggono il mio assistito la mattina dopo il delitto,

ha aggiunto, provando a deresponsabilizzare Gaaloul. In realtà a suo carico ci sarebbero già gravi indizi di colpevolezza: sarebbe l’ultimo ad aver visto la donna; conosceva bene il luogo “ameno” in cui ne è stato ritrovato il corpo; sui suoi vestiti, e nel suo borsello, c’erano tracce dell’olio esausto usato come accelerante, insieme a della benzina, per appiccare l’incendio seguito all’accoltellamento. Le indagini potrebbero essere vicine alla chiusura. Ci sperano i familiari della vittima, che aspettano ancora di poterle dare degna sepoltura.

Sullo stesso caso: Omicidio Alice Neri, le ultime notizie: si stringe il cerchio intorno a Gaaloul, non più indagati marito e collega