Il Documento sostitutivo unico (Dsu), utile per ottenere l’Isee, diventa a pagamento da domenica prossima, 1° ottobre 2023. A comunicarlo è la Consulta nazionale dei Centri di assistenza fiscale (Caf), la quale richiama il decreto “Lavoro” del 1° maggio scorso, convertito nella legge numero 85 del 2023. Il provvedimento di legge ha introdotto delle novità in merito all’assistenza nella compilazione della Dsu e dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee).

Nel dettaglio, a decorrere da domenica prossima, per tutte le Dsu susseguenti alla prima, presentate nello stesso anno e per il medesimo nucleo di famiglia, si prevede il pagamento del servizio per un importo massimo di 25 euro. Rimangono gratuite per i nuclei familiari, tuttavia, specifici servizi connessi all’Isee e alla Dsu: la presentazione della documentazione per la prima volta (al fine di ottenere un trattamento, un bonus, e cosi via), non comporterà l’esborso di costi. Rimarranno gratuiti anche i documenti presentati nel caso esclusivo di variazione dei componenti della famiglia susseguenti alla prima presentazione.

Dsu per Isee diventa a pagamento dal 1° ottobre 2023: quanto costa e ultime novità

Dal prossimo 1° ottobre, effettuare la modifica dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) con presentazione del Documento sostitutivo unico (Dsu) tramite i Centri di assistenza fiscali (Caf) comporterà il pagamento del servizio fino a un tetto di 25 euro. A comunicarlo è la stessa Consulta nazionale dei Centri di assistenza fiscale (Caf) che, in conseguenza dell’entrata in vigore del decreto legge “Lavoro” dello scorso inizio di maggio, specifica che il servizio di presentazione dei documenti utili per ottenere trattamenti Inps, Reddito di cittadinanza, bonus a sostegno del reddito e Reddito di cittadinanza avrà un costo.

In particolare, la legge di conversione del decreto “Lavoro”, la numero 85 del 2023, stabilisce che a decorrere dal 1° ottobre prossimo, rimangono gratuiti solo alcuni servizi di assistenza alle famiglie. In particolare, non si pagherà la prima presentazione del Documento sostitutivo unico (Dsu) utile per il calcolo dell’Isee e la presentazione dei documenti susseguenti alla prima soltanto nel caso in cui si verifichino variazioni nei componenti del nucleo familiare.

Dsu Isee a pagamento, per quali pratiche?

La variazione del nucleo familiare si rende necessaria nel momento in cui, nel corso dell’anno, cambia la situazione dei redditi che va a incidere anche sulla situazione patrimoniale della famiglia stessa risultante al 31 dicembre nell’indicatore Isee.

Entro il mese di marzo successivo, la famiglia deve intervenire sulla situazione dei redditi, mentre a partire dal mese di aprile si fanno le dovute modifiche sulla parte patrimoniale. Tutte queste operazioni, se non relative a una variazione della composizione del nucleo della famiglia, avranno un costo massimo di 25 euro.

Reddito di cittadinanza, Assegno unico, bonus prima casa under 36: ecco quando serve il rinnovo dell’Isee

Sulla variazione del prezzo delle pratiche di Dsu e di Isee, una delle indennità che richiede maggiori interventi sui redditi e i patrimoni è l’Assegno unico per i figli. La presentazione della Dsu utile al calcolo dell’Isee deve essere fatta ogni anno se si vuole conservare l’indennità. In tal caso, la presentazione per la prima volta dell’Isee per beneficiare dell’indennità rimarrà gratuita.

La documentazione sui redditi e patrimoni diventa indispensabile anche per altre indennità quali, ad esempio, il servizio della mensa scolastica. Ma anche per le agevolazioni sull’acquisto della prima casa per gli under 36 necessita della presentazione dell’Isee (che deve essere inferiore a 40mila euro). Durante quest’anno il numero delle modifiche in corso delle attestazioni è arrivato a un milione.