Matteo Salvini, vicepremier e Ministro per le Infrastrutture, ha ricevuto insulti e minacce di morte su Instagram, con una persona che lo ha chiamato “primo camorrista d’Italia“. Tutto il mondo politico esprime a Salvini la propria solidarietà e lui annuncia: “Ho pronta una querela, non ho paura”.
Ancora una volta, analogamente a quanto accaduto con la premier Giorgia Meloni ed il ministro Roberto Calderoli, i social sono stati usati per minacciare un esponente del governo. Oggi è toccato a Matteo Salvini, che ne ha dato notizia con un post sulla sua pagina Facebook:
La minaccia, ricevuta tramite DM di Instagram, viene mostrata con tanto di nome e cognome dell’autore, cosa che dovrebbe aiutare nella querela che Salvini ha annunciato di voler intentare. Non è la prima volta che il leader della Lega viene preso di mira con tali minacce e come in quelle occasioni Salvini si è mostrato combattivo e sicuro del fatto suo: “Minacce di morte? Nessuna paura”.
I primi ad esprimere vicinanza al vicepremier sono stati i colleghi di partito, come Francesco Lollobrigida e Roberto Calderoli. Questi ha detto:
Spiace anche oggi dover commentare l’ennesima minaccia di morte, plurima in questo caso, indirizzata al vice premier e ministro Matteo Salvini, con tanto di specifica “so dove è casa tua“. Esprimo una doppia solidarietà e vicinanza, una istituzionale a Salvini da ministro a ministro, e una personale, da amico e da leghista che conosce e stima Matteo da tre decenni. L’ho già detto e mi ripeto: stiamo assistendo ad un escalation pericolosa, inquietante, che spero non sia sottovalutata da nessuno.
I capigruppo alla Camera e al Senato della Lega Francesco Molinari e Massimiliano Romeo hanno congiuntamente aggiunto:
Vergognose e inaccettabili le ennesime minacce di morte rivolte a Matteo Salvini, da troppo tempo bersaglio di insulti e diffamazioni. Ci aspettiamo una ferma condanna di questa nuova violenza verbale da parte di tutte le forze politiche e un atto di responsabilità da parte di chi, anche tra i commentatori o gli oppositori, si sente libero di poter passare il segno con vergognosi attacchi personali alzando il tiro dello scontro.
Anche la sezione calabrese della Lega ha espresso la propria vicinanza a Salvini, dicendo che il confronto dialettico in una vera democrazia non deve mai arrivare a costituire una minaccia fisica:
La violenza e l’intimidazione non hanno posto nella nostra società e dobbiamo tutti unirci per condannarle senza riserve. Rinnoviamo il nostro sostegno al ministro Salvini e a tutti coloro che, nel corso della loro attività politica, si trovano ad affrontare minacce e atti intimidatori. Siamo convinti che la forza delle idee e il rispetto per la democrazia possano superare qualsiasi forma di violenza e intolleranza. Chiediamo a tutti i cittadini di essere vigili e di denunciare qualsiasi forma di minaccia o violenza, affinché possiamo vivere in una società libera e sicura per tutti. Non dobbiamo permettere che l’odio e l’intolleranza prevalgano, ma dobbiamo lavorare insieme per costruire un futuro migliore, basato sul rispetto reciproco e sulla convivenza pacifica.