Giorgia Meloni è a Malta per partecipare al vertice Med9, che vede coinvolti i leader dei nove Paesi Ue che si affacciano sul Mediterraneo. La premier ha annunciato la partenza imminente della prima tranche degli aiuti europei destinati alla Tunisia, in programma la prossima settimana.

La leader di Fratelli d’Italia ha parlato di “segnale concreto” nei confronti di Tunisi durante un punto stampa a La Valletta. A margine del Med9, Meloni ha rilasciato una battuta a proposito dei motivi per cui l’Italia ha chiesto tempo prima di dare il suo via libera al Patto Ue sulla migrazione.

Ho avuto degli scambi con il cancelliere Scholz nella giornata di ieri. La Germania è arrivata con alcuni emendamenti, uno in particolare, quello che riguarda le ong, per noi rappresenta un passo indietro. Abbiamo chiesto di avere tempo, non si poteva decidere ieri così. Per me il problema non si risolverà mai completamente se ogni Paese pensa di scaricarlo su un altro: l’unica strada è quella sulla dimensione esterna.

A proposito delle divergenze con la Germania, la presidente del Consiglio ha sottolineato che “non si può fare solidarietà con i confini degli altri“. Per questo motivo l’Italia, anche per rispondere alla proposta di Berlino, potrebbe presentare un proprio emendamento, introducendo la responsabilità dell’accoglienza dei migranti al Paese della Ong che li trasporta.

Meloni al vertice Med9 torna sul dossier migranti: “Volontà di affrontare la questione con serietà”

A proposito del dossier migranti, tra i temi più caldi del summit, la premier italiana è stata impegnata in un trilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Un’occasione per ribadire la “volontà”, da parte dei nove Stati sul Mediterraneo, di “affrontare la questione con serietà, con concretezza, con velocità”.

Non parlo dell’approccio perché quello ormai lo do per assodato, l’ho visto anche nella discussione di stamattina che coinvolge nove Paesi, la Commissione e il Consiglio. Io sono stata molto chiara nell’esporre sia la questione come la vedo sia l’impatto che sta avendo sull’Italia, sia le soluzioni. La discussione è ruotata tutta intorno a questo, sulla convergenza tra questi Paesi, che nel Consiglio europeo sono quelli che vivono di più il fenomeno è totalmente condivisa.

Durante il triplice faccia a faccia, Meloni, Macron e von der Leyen hanno discusso della possibile attuazione del piano in dieci punti, introdotto dalla presidente della Commissione europea in occasione della sua visita a Lampedusa. Lo rivelano fonti italiane. Un piano che potrebbe fare da punto di svolta per l’Ue nella sfida contro la migrazione irregolare.