Era il 2002 quando per la prima volta Maria De Filippi presentava agli italiani un format che includeva giovani talentuosi. Saranno famosi fin da subito si rivelò un programma originale e di successo. Sono passati più di venti anni e nonostante il talent abbia subito delle variazioni ed abbia cambiato nome diventando Amici, una cosa è rimasta la stessa: scovare talenti e dare loro la possibilità di emergere.
Qualcuno si ricorderà di Dennis Fantina, il primo vincitore della trasmissione che a distanza di tempo continua a coltivare la passione della musica. Negli ultimi tempi sono girate molte voci sul suo conto, smentite dal diretto interessato ai microfoni di TAG24.
Dennis Fantina oggi, venti anni dopo Saranno Famosi| ESCLUSIVA
Insieme a Dennis abbiamo ripercorso questi lunghi venti anni dall’esordio, dove tante cose sono cambiate ed altre sono rimaste le stesse. Da Saranno Famosi alla Radio fino ad arrivare a Tale e quale Show. Oggi il primo vincitore del talent si reputa diverso rispetto all’epoca ma non dimentica tutti i momenti vissuti, tra alti e bassi, che lo hanno reso una persona di valore, determinata e intraprendente.
Sei stato il primo vincitore di Amici, uno dei talent più amato dagli italiani, all’epoca Saranno Famosi, cosa ci racconti di quell’esperienza?
Si parla ormai di ventuno anni, ma è stata una bellissima esperienza anche perché era uno dei primi talent e avere la possibilità di partecipare è stata veramente una cosa bella e nuova non solo per me ma per tutti, anche per chi ha ideato il programma perché ogni giorno c’era qualcosa di nuovo, c’era da aggiustare il tiro ogni volta. E’ stata un’esperienza che non capita di fare tutti i giorni. Quindi, bello, emozionante, faticoso perché c’era tanto da fare, da studiare, all’epoca si studiava canto, ballo, recitazione, dizione. Era veramente una cosa molto molto completa e c’era tanto da fare.
Dopo l’esperienza a Saranno Famosi hai più sentito la padrona di casa Maria De Filippi?
Io ho vinto nel 2002, l’ho rivista nel 2005. Le nostre strade si sono divise, non per colpa di qualcuno.
Saranno famosi è stato il tuo trampolino di lancio, come si è evoluta la tua carriera e qual è il ruolo della musica nella tua vita?
Intanto via da Saranno famosi c’è stato il primo album che ha avuto un bel riscontro. Dal primo album siamo arrivati ad un anno di musical con la compagnia delle Arance con Grease ed io facevo Danny Zuko. Abbiamo girato quasi un anno in tournée. Da lì c’è stato il contatto con Radio Italia dove per 5 anni ho lavorato come dj. A un certo punto è finito tutto perché il titolare non voleva più investire e quindi ci ha mandato tutti quanti a casa, da lì in poi ho incontrato il mio attuale impresario che mi porta in giro per l’Italia molto spesso. Ovvio non c’è quella popolarità di venti anni fa ma la musica ancora oggi fa parte della mia vita. Non mi posso lamentare di questa cosa, sono contento. Riesco ancora a sopravvivere con questo.
Cosa diresti a Dennis di venti anni fa?
Sicuramente di fare in modo di incontrare le persone giuste. Credo che in questo mondo una persona che ti copra le spalle e parli per te sia fondamentale e importante. Io questo non l’ho mai avuto e mi sono sempre dovuto arrangiare da solo. Credimi non è stato semplice.
Invece, sull’esperienza di Tale e quale show cosa ci racconti?
E’ stata un’esperienza fantastica e strana perché ritrovarsi a impersonare altre persone con la faccia di altre persone è una cosa un po’ strana. Partiamo dal presupposto che io faccio il cantante, quindi mettersi lì e studiare per imitare implica delle difficoltà. Però è stato veramente bello, noi abbiamo fatto tanto gruppo. Bella gente, bellissimo programma, studiato nei minimi particolari, organizzazione impeccabile, ottimo lavoro sia per chi partecipa sia per chi ci lavora. Ci siamo trovati due mesi prima per fare il calco della faccia, decidere le canzoni per tempo. L’unica cosa tremenda è una media di cinque ore di trucco per tre volte a settimana.
Il personaggio che ti è piaciuto di più interpretare?
Mi sono piaciuti tutti, a livello di divertimento Brian Johnson degli AC DC ed Elvis.
E sul conduttore Carlo Conti?
Intanto che io sono più abbronzato di lui, questo van detto. C’è questa cosa, è vero ma è la sua carnagione. Io sono più abbronzato e lui lo sa. (N.d.r ride) A parte questo, è una persona splendida, alla mano, sa come metterti a tuo agio. Niente da dire. Siamo usciti anche con gli altri, lui è una persona pane al pane vino a vino.
Dennis Fantina risponde agli haters
Da anni sei finito nel mirino dopo aver dichiarato di sopravvivere di musica, cosa rispondi a tutti gli haters al riguardo?
Qualche anno fa ho partecipato ad All togheter now e nell’intervista di presentazione ho semplicemente detto che sopravvivo di musica e da quel momento io sono un disoccupato. Da quel momento in poi il disastro. Capiamoci, non sono l’unica persona ad avere un mutuo, mi dipingono come una persona che piange perché ha un mutuo. Non capisco qual è il problema. In quel momento specifico quando me l’hanno chiesto non stavo lavorando con nessuno, colpa mia per averlo detto, ero disoccupato e sopravvivevo di musica. Faccio una vita normale, tutto qua.
Progetti futuri?
Al momento sono impegnato con le serate. Ho in porto un paio di film e cortometraggi insieme al mio amico regista Ronnie Roselli. In più c’è una canzone che ho in cantiere ma dobbiamo ancora valutare alcuni dettagli.