Oggi, 29 settembre, in occasione del giorno di nascita di Silvio Berlusconi, Mariano Apicella pubblica il nuovo album “Di notte”. Il disco si permea su quella classicità che ha fatto grande la canzone napoletana e il melodramma. Mariano Apicella racconta, come un menestrello, la grandezza dell’amore e degli innamoramenti, fra luci e ombre: proprio “di notte” l’amore compie le suggestioni più autentiche e magnetiche. Questo lavoro discografico contiene, fra gli altri, anche il brano Meglio ‘na canzone, scritto con Silvio Berlusconi, riarrangiato e reinterpretato per questo lavoro.

Di Mariano Apicella ricordiamo i dischi: “Meglio ‘na canzone” del 2003 e “L’ultimo amore” del 2006 i cui testi sono scritti da Silvio Berlusconi e Loriana Lana.

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Apicella e l’album pubblicato nel giorno del compleanno di Berlusconi: l’intervista

Tag24 ha raggiunto telefonicamente Mariano Apicella proprio per parlare di questo album ed anche del suo rapporto con Silvio Berlusconi.

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Oggi esce l’album “Di notte”: com’è nata l’idea di questo disco?

L’idea è nata già qualche anno fa, infatti ci abbiamo impiegato un anno e mezzo, due anni, per la realizzazione. Si chiama “Di notte” perché la maggior parte delle canzoni nasce di notte e poi c’è un brano nella tracklist che si chiama così, è uno dei tre inediti in mezzo alle cover.

Com’è avvenuta la scelta dei brani da inserire?

I brani sono stati scelti da me perché è un repertorio che ho sempre cantato, così quando si è presentata l’occasione di pubblicare un disco di cover, ho scelto quelle che preferivo.

Oggi sarebbe stato il compleanno di Berlusconi, quindi esce in una data particolare…

L’abbiamo fatto apposta (ride, ndr).

Il Cavaliere come avrebbe festeggiato? Cosa amava fare e con chi passava il giorno del suo compleanno?

Secondo me avrebbe fatto quello che faceva ogni anno, quindi la solita cena per parlare, raccontare e cantare le canzoni. Io ho partecipato per 22 anni, poi però l’anno scorso non c’ero e non si è capito perché.

In che senso?

Io non c’ero.

Forse si era perso l’invito?

No, non c’è proprio stato l’invito (ride, ndr). Ma gli inviti non partivano da lui, eh.

Com’era scrivere con Silvio?

Molto divertente, facevamo tanti battibecchi insieme, quindi chi assisteva alle scene si divertiva un sacco. Tra di noi ci divertivamo e alla fine sono nati cinque dischi.

È stato invitato al Silvio Berlusconi day a Paestum?

Me lo sta dicendo lei, io non ne sapevo niente. Veramente, non so niente. A me non hanno detto niente.

Forse anche questa volta si è perso l’invito.

Ma non è stato fatto proprio nemmeno questa volta (ride, ndr).

Ci sono stati dei problemi con le persone intorno a lui? Cos’è successo?

Assolutamente no. Io sono uno che si fa gli affari suoi.

Come ama ricordare Silvio?

Lo ricordo ogni giorno, ogni mattina quando alzo gli occhi, era il mio punto di riferimento, mi manca tutto di lui, è inutile dirlo: la sua intelligenza, la sua ironia, le sue barzellette.

Organizzerà un concerto per Berlusconi?

Ovviamente sì, con le persone che dico io. Con la sua famiglia in primis, tutti i figli seduti in prima fila. Così lo farei.

Hai avuto modo di parlare con Pier Silvio e gli altri figli dopo la scomparsa?

No, io parlo con altre persone che poi riferiscono. Tra me e loro c’è un buonissimo rapporto e quella è la cosa più importante.