Bando Inail Isi 2023, in vista del prossimo click day, arrivano le regole che faranno in modo da escludere dai bonus i furbetti, in particolare dei soggetti che agiscano velocemente nell’invio della domanda degli incentivi alle imprese grazie a delle irregolarità. Il bando è particolarmente atteso dalle imprese in quanto assegna incentivi per migliorarne la sicurezza, con la copertura dei contributi a fondo perduto che arrivano al 65 per cento delle spese effettuate.

Ma, per il prossimo bando, le regole eviteranno che si ripetano, come nelle precedenti sessioni di domanda, situazioni nelle quali alcune imprese si avvantaggino di procedure per via telematica che assicurino di arrivare prima delle altre alla presentazione della domanda. Un esempio su tutti, il collegarsi alla piattaforma informatica con lo stesso account su più device in modo da essere sicuri di arrivare ai passaggi decisivi per l’invio della pratica.

Bando Inail Isi 2023, click day e velocità nella domanda degli incentivi alle imprese: arrivano le regole per l’esclusione dei furbetti

Sta per arrivare il click day del bando Inail Isi 2023 per la richiesta di contributi a fondo perduto a copertura fino al 65 per cento delle spese effettuate dalle imprese per la sicurezza sul lavoro. Si tratta di costi ammissibili che vanno a favore della sicurezza dei lavoratori, tra i quali rientra la rimozione dell’amianto e l’ottenimento di certificazioni, ma anche per l’acquisto di macchinari e di attrezzature più affidabili.

Mercoledì prossimo, 4 ottobre 2023, sul portale istituzionale dell’Inail sarà pubblicata la data di invio della domanda per il bando Inail Isi di quest’anno. In questa edizione, tuttavia, faranno la comparsa specifiche regole per evitare che i furbetti si avvantaggino di particolari scorciatoie informatiche. Il mancato rispetto di una di queste regole comporta l’estromissione dalla possibilità di ottenere i contributi a fondo perduto degli incentivi a favore degli investimenti sulla sicurezza delle imprese.

Contributi a fondo perduto sicurezza 2023, quali sono le regole per presentare domanda?

Una delle regole che dovrebbe maggiormente consentire la regolarità della presentazione delle domande dei contributi a fondo perduto è quella che prevede l’estromissione di soggetti che dovessero collegarsi, in maniera simultanea e utilizzando le stesse credenziali, alla sessione di invio della pratica. In tal senso, i soggetti utilizzerebbero lo stesso codice identificativo e la “violazione” della regola verrebbe riscontrata in maniera certa e inequivocabile.

È altrettanto punibile anche la situazione contraria, ovvero quella secondo la quale uno stesso soggetto apra, simultaneamente, più sessioni sullo stesso device o su device differenti utilizzando le stesse credenziali di accesso. Anche in questo caso, l’Inail confermerà l’annullamento della richiesta da parte del soggetto e, quindi, l’impossibilità di concorrere per la richiesta dei contributi a fondo perduto.

Bando Inail Isi 2023, quando c’è il click day?

Mediante questi comportamenti i soggetti cercando di acquisire un vantaggio nei confronti delle altre imprese per fondi che sono tra i più ambiti del panorama degli aiuti alle aziende. A tal proposito, potrebbe verificarsi che un’impresa proceda a più invii della stessa pratica.

Nell’ipotesi più permissiva, l’Inail considererà solo il primo invio in ordine di orario, ma ciò potrebbe pregiudicare anche la partecipazione ai fondi stessi. Peraltro, se si dovessero violare i sistemi informatici si potrebbe incorrere in reati penali. A questo proposito, non sono consentiti nemmeno gli strumenti informatici di invio automatico delle istanze.

Per conoscere il giorno nel quale si potranno inviare le domande per i contributi a fondo perduto sulla sicurezza è necessario collegarsi mercoledì prossimo, 4 ottobre, sul portale dell’Inail. Intanto, le imprese possono verificare che il proprio computer abbia i requisiti minimi per l’utilizzo della piattaforma che sarà utilizzata durante il click day. Eventuali malfunzionamenti informatici, infatti, non si potranno imputare all’Inail.