A partire dal 1° giugno 2023, si è verificato un cambiamento significativo nel settore della valutazione medica in Italia. L’Inps, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha assunto nuove responsabilità in merito agli accertamenti sanitari, diventando l’ente unico preposto per questa area specifica in merito all’inabilità e alla inidoneità al lavoro.
Visita fiscale Inps: controllo tramite il Polo Unico
Questo cambio è risultato dall’istituzione del Polo unico per le visite fiscali, con l’obiettivo di centralizzare e rendere più efficienti i servizi di accertamento sanitario. L’Inps è ora l’ente esclusivamente competente per effettuare Visite Mediche di Controllo, sia su richiesta dei datori di lavoro, sia pubblici che privati, sia d’ufficio.
Prima di giugno 2023, le Commissioni mediche di verifica erano allocate presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tuttavia, con l’arrivo del mese di giugno, queste funzioni sono state integralmente trasferite all’Inps. Il trasferimento è stato regolamentato da specifiche disposizioni normative, comprese nel decreto-legge n. 73 del 21 giugno 2022, convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 4 agosto 2022.
A seguito di tale cambiamento, l’Inps ha emesso il messaggio n. 3243 del 18 settembre 2023, fornendo dettagli e indicazioni operative riguardo alle nuove responsabilità assunte. Questo documento ha il compito di rispondere alle richieste di chiarimento sull’ambito delle funzioni ora svolte dall’Istituto di previdenza.
Tra le competenze ora trasferite all’Inps, si trovano gli accertamenti e la valutazione delle condizioni di idoneità e inabilità lavorativa. Questo coinvolge il personale delle amministrazioni statali, degli enti pubblici non economici e degli enti locali. Inoltre, l’Inps gestirà gli accertamenti medico-legali per i familiari superstiti dei dipendenti che hanno diritto alla pensione indiretta o di reversibilità.
Cosa cambia per le commissioni mediche ASL
Con il trasferimento delle competenze, le Commissioni mediche delle Aziende Sanitarie Locali non possono più effettuare accertamenti sanitari per le domande presentate dal 1° giugno 2023 in poi. Le ASL dovranno quindi informare le amministrazioni e gli enti datori di lavoro su come inoltrare le domande tramite servizio online all’Inps.
Riepilogando, dall’inizio di giugno 2023, l’Inps è diventato l’unico ente responsabile per l’accertamento e la valutazione delle condizioni di inabilità e di inidoneità al lavoro del personale civile e per gli accertamenti medico-legali dei familiari superstiti aventi titolo a pensioni. Le commissioni mediche ASL continueranno a gestire le valutazioni relative alle richieste precedenti al 31 maggio 2023, che non sono state ancora esaminate.
Questo è quanto si legge nel messaggio:
Per le istanze presentate a decorrere dal 1° giugno 2023 la competenza relativa all’accertamento e alla valutazione delle condizioni di inabilità e inidoneità al lavoro nei confronti del personale civile delle Amministrazioni statali, anche a ordinamento autonomo, degli Enti pubblici non economici e degli Enti locali, di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, nonché gli accertamenti medico-legali nei confronti dei familiari superstiti aventi titolo alla pensione indiretta o di reversibilità sono in capo all’Inps.
Per quanto riguarda le Asl, “sulla base delle disposizioni normative sopra richiamate, non possono più effettuare gli accertamenti sanitari relativi alle domande presentate dal 1° giugno 2023, che sono di competenza dell’Inps”. Alle Commissioni spetterà quindi il compito di definire i controlli fiscali delle relative domande ancora pendenti alla data del 31 maggio 2023.
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Questo cambiamento strutturale porta con sé diverse implicazioni sia per i datori di lavoro che per i lavoratori. La centralizzazione delle funzioni all’Inps mira a rendere il processo di accertamento sanitario più uniforme ed efficiente, garantendo che tutte le parti coinvolte abbiano chiarezza sulle procedure da seguire e sui diritti e doveri correlati.
Infatti, l’obiettivo principale di questa trasformazione è stato quello di semplificare, razionalizzare e armonizzare le procedure di accertamento e valutazione delle condizioni di invalidità, disabilità, inabilità e inidoneità.
A seguito di questi cambiamenti, è stato introdotto un servizio online dedicato, attraverso il quale amministrazioni, enti e datori di lavoro possono presentare le domande di accertamento sanitario.