Il ministro della Giustizia italiana Carlo Nordio è intervenuto, a Palermo, in occasione delle celebrazioni per i vent’anni dalla Convenzione Onu contro il crimine organizzato. Durante la conferenza stampa ha toccato tutti i punti legati all’attualità, in particolare alla questione migranti:
“L’impegno nella lotta al traffico dei migranti deve unire i Paesi, la collaborazione col sistema ONU è fondamentale. Il presidente Meloni l’ha ricordato pochi giorni fa alle Nazioni Unite. Dobbiamo ingaggiare una guerra totale e globale senza sconti ai trafficanti di esseri umani. L’impennata degli sbarchi deve imporre una riflessione seria.”
Questione migranti, Nordio: “C’è l’esigenza di una risposta unitaria”
Il ministro Nordio prosegue nel sottolineare la necessità di una risposta unitaria per affrontare un’emergenza che non è solo nazionale o europea ma rappresenta una sfida per il mondo intero. Inoltre, ha colto l’occasione per ricordare la firma di due trattati con Algeria e Libia.
“C’è l’esigenza di una risposta unitaria per fronteggiare l’emergenza che riguarda il traffico dei migranti. Io vorrei lanciare oggi una proposta per avviare una specie di “cooperazione rafforzata” con gli Stati parte della Convenzione che intendono irrobustire la cooperazione giudiziaria fra di loro, al fine di combattere il traffico di migranti e la tratta di esseri umani. Questa cooperazione rafforzata si potrà concretizzare in varie iniziative.”
Reati legati alla tratta di esseri umani: 468 indagati nel biennio 2021-2022
Da Palermo il ministro Nordio evidenzia i dati della Procura Nazionale Antimafia, in particolar modo per i reati connessi alla tratta di esseri umani. Sono ben 166 i procedimenti avviati, con un numero record di indagati pari a 468. Per quanto riguarda il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di migranti, gli indagati sono stati 92 all’interno di 26 nuovi procedimenti. Analizzando però i dati della sola procura di Palermo, i procedimenti a proposito dei reati di tratta e immigrazione clandestina hanno visto un aumento pari al 171%.
All’interno dell’aula bunker siciliana, sempre a proposito del ventennale della Convenzione di Palermo, ha preso la parola anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Anche in questo caso il riferimento è andato alla questione migranti, parlando a tal proposito di “schiavitù moderna”.
“Nessuno Stato può accettare che la criminalità organizzata determini le politiche migratorie nazionali né che vengano praticate ignobili forme di schiavitù moderna. Riteniamo fondamentale il potenziamento della collaborazione con le Agenzie dell’Onu per ampliare i programmi di rimpatrio volontario assistito dai Paesi di transito verso i Paesi di origine. Il traffico di migranti e la tratta di persone sono crimini particolarmente odiosi che integrano una grave violazione del diritto internazionale e arrecano un’offesa non solo alla dignità delle persone coinvolte ma anche al diritto di ogni Stato sovrano di regolamentare l’ingresso dei cittadini stranieri nel proprio territorio.”
Il tema dei migranti è l’argomento del giorno al Consiglio europeo attualmente in corso. Il possibile accordo tra i paesi sembra essere però in forse anche a causa del dietrofront dell’Italia, che ha chiesto ulteriore tempo per la valutazione del testo.
In particolare, infatti, il tema più spinoso riguarderebbe le Ong, già al centro di scontri con la Germania. Il testo proposto dal Consiglio europeo porrebbe un divieto a “strumentalizzare” il lavoro di queste organizzazioni. Un punto che ha fatto storcere il naso anche al ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha sollevato diversi dubbi e, in sintonia con Piantedosi, ha richiesto maggior tempo.