Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso la parola in occasione dell’anniversario della strage nazifascista a Marzabotto, nel 1944.
“A Marzabotto e nei territori che cingono Monte Sole, 79 anni or sono, si toccò l’abisso della barbarie e delle disumanità. Centinaia e centinaia di persone inermi furono braccate per giorni e uccise dalle truppe naziste, con la complicità di fascisti locali. Non ci fu alcuna pietà per bambini, donne, anziani, disabili, religiosi. Le vicende della guerra stavano costringendo gli occupanti ad arretrare e fu allora, in quei terribili mesi, che la vile ideologia dell’annientamento dispiegò tutti i suoi orrori”.
Strage di Marzabotto, Mattarella: “La memoria di questo eccidio è una pietra della nostra Costituzione”
Mattarella ha poi proseguito nel suo discorso evidenziando come questo eccidio sia tra i peggiori che hanno attraversato il Secondo Conflitto mondiale:
“La memoria di questo eccidio, tra i più sanguinosi del Secondo Conflitto mondiale, costituisce una delle pietre angolari della nostra Costituzione e dell’anima dell’Europa, basata sulla promessa di pace che i popoli e gli Stati del Continente si sono scambiati dopo aver riconquistato la libertà. Libertà e democrazia hanno ricevuto forza qui, da così tanto dolore, e trovano alimento soltanto in una civiltà che sappia rispettare la vita, la persona, il diritto, capace di promuovere uguaglianza e giustizia.”
Strage di Marzabotto, Mattarella: “Si è trattato di negazione della dignità umana”
La chiusura del discorso del presidente della Repubblica è un invito a tenere sempre vivo il processo di integrazione europea, che ha preso avvio proprio da questo momento.
“Su questo tessuto sono state edificate nuove Istituzioni e si è avviato il processo di integrazione europea: un patrimonio comune da preservare, potenziare e perpetuare, con tanta più determinazione, proprio adesso che la guerra è tornata drammaticamente a insanguinare il Continente. Le nostre comunità e le nostre terre hanno conosciuto fin dove possano spingersi l’atrocità del male e la negazione della dignità umana. Esserne consapevoli è condizione per dire mai più e divenire protagonisti di un domani migliore”.
Ad oggi l’integrazione europea è sempre più minacciata dalla questione migranti che sta mettendo a dura prova le relazioni tra Italia e gli alleati del continente, ad essere tesi sono al momento i rapporti con la Germania. In particolare è Lampedusa ad essere il centro delle polemiche, ma il tema non si limita alla gestione dell’hotspot dell’isola ma valuta abbraccia a tutto tondo il tema migratorio.