La questione pista da bob di Milano – Cortina si concentra in Parlamento, con le proposte di Berruto e il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra approvate nell’ordine del giorno

Mauro Berruto (PD) – Alleanza Verdi e Sinistra: le proposte per la pista da bob Milano – Cortina nell’ordine del giorno

La questione della pista da bob di Milano – Cortina continua a far discute, anche in Parlamento, con le proposte di Berruto e il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra. Ieri, alla Camera dei Deputati, Luana Zanella aveva presentato un ordine del giorno in cui il Governo confermava l’impegno nella ricerca di siti alternativi alla tanto dibattuta struttura. L’ordine è stata approvato unanimanete. Nei Documenti di Seduta – Seduta n. 168 Giovedì 28 – reperibili sul sito ufficiale della Camera dei Deputati leggiamo infatti che il Governo si impegna:

“ad intervenire presso il Commissario straordinario perché venga accolta la proposta avanzata dal Sindaco della città di Innsbruck di far disputare le gare olimpiche sulla pista di bob della città austriaca, abbandonando il progetto di realizzazione della nuova pista « Eugenio Monti » di Cortina dall’altissimo costo economico e dall’elevato impatto, paesaggistico e ambientale”.

Uno sviluppo che è stato salutato positivamente da Mauro Berruto:

Il Governo cambio parere e il Parlamento vota unanime a favore di un odg (sottoscritto con i colleghi di @SI_sinistra) che impegna il Governo a valutare ogni alternativa possibile alla costruzione della pista da bob a #Cortina, un disastro ambientale ed economico annunciato

Questo infatti il tweet condiviso nella giornata di ieri da Berruto, deputato e responsabile sport del PD, nonchè allenatore di quella nazionale italiana maschile di pallavolo capace di conquistare il bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Le parole condivise sui social da Berruto si riferiscono – a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport – sempre all’ordine del giorno siglato dal politico del Pd e dal gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, in cui si sancisce la volontà del Governo di sondare possibili nuove soluzioni riguardo la realizzazione della pista da bob.

Nella giornata di ieri sulla questione si era ampliamente espresso anche Angelo Bonelli (AVS), di cui – tramite il Reseconto reperibile sul sito ufficiale della Camera dei Deputati – riportiamo il passaggio su cui si esprime riguardo l’impossibilità dell’ipotesi-Cortina e la necessità – poi esaudita- della firma dell’Ordine del Giono:

“A Cortina non sarà possibile realizzare la pista perché, se la gara è andata deserta il 31 luglio, se c’è un impatto così devastante dal punto di vista ambientale e se i costi sono passati da 80 milioni a 125 milioni di euro, cosa serve per farvi capire che è necessario cambiare location in modo che non sia Cortina? Penso che oggi abbiate perso un’occasione, anche attraverso la riformulazione di quest’ordine del giorno”.

Milano – Cortina, Zaia: “Attendiamo Roma e vediamo cosa accadrà”

Sulla questione pista da bob prevista per i Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026 è tornato anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Come riportato dall’ANSA, Zaia ha continuato ad affrontare la questione con delle dichiarazioni rilasciate il giorno prima dell’approvazione dell’Ordine del Giorno di ieri, di cui riportiamo il passaggio in cui afferma che:

“Dovremo capire bene dai tecnici rispetto all’offerta di Innsbruck quali siano le spese reali che dovremmo sostenere per andarci, dopodiché immagino che qualcuno dovrà prendere una decisione. Già un effetto delle Olimpiadi sul bob c’è, cioè che è stato tolto il ‘cadavere eccellente’ che c’era lì, e quindi la ricomposizione ambientale è stata fatta. Io penso che tutto vada messo in relazione ai costi e ai benefici. Resta il fatto che comunque le Olimpiadi si fanno, non vorrei che qualcuno pensasse il contrario”.

Concludendo, riguardo lo spostamento eventuale di location per le gare di bob, che:

“A Cortina restano comunque molte gare, e ciò non toglie che si possano rivedere alcune location, visto si è già fatto in altre Olimpiadi. Attendiamo Roma e vediamo cosa accadrà”.

Ora che i primi riscontri da Roma sono arrivati, attendiamo ulteriori sviluppi.