L’invasione del granchio blu nelle acque di molte aree italiane non si ferma. La pesca di diverse specie che costituiscono il sostentamento per molte famiglie, come ad esempio le vongole veraci del Delta del Po, sono a repentaglio. Tag24 ha intervistato Fausto Gianella, il Presidente della cooperativa “La Vela” di Goro, in provincia di Ferrara, per scoprire qual è la situazione in Emilia Romagna.

Granchio blu, cosa sta facendo il governo per aiutare i pescatori?

Tag 24 ha intervistato il Presidente della cooperativa “La Vela”, Fausto Gianella, per capire l’entità dei danni causati dalla presenza del granchio blu e quali sono gli aiuti del governo e della regione Emilia Romagna. La cooperativa di Gianella è impegnata nella coltivazione della specie di vongole veraci, mercato in cui il Delta del Po detiene in primato in Europa. Questa specie è stata messa a repentaglio dall’arrivo dei granchi blu, mettendo in ginocchio i pescatori.

D: Il granchio blu è diventata la prima minaccia per la pesca in Italia. Cosa sta facendo il governo per aiutare i pescatori e le cooperative in questo momento così difficile?

R: Attualmente il governo sta facendo un magnifico lavoro, soprattutto il Ministro Lollobrigida, perché ha messo a disposizione 10 milioni di euro per aiutare le cooperative che erano in perdita. Noi abbiamo speso tanti soldi per la semina e poi è arrivato il granchio blu che si è mangiato tutto. il problema concreto che abbiamo ora è riuscire a riseminare. Avevamo investito tanti fondi, quindi le cooperative sono in affanno economico, per usare un eufemismo. Siamo in una posizione molto, molto critica. I dieci milioni messi a disposizione dal governo per pagare la semina per noi sono una panacea. Inoltre il governo ha messo a disposizione alcune barche in grado di trascinare via i granchi per tre miglia e questo è un grande risultato perché nessuno era mai riuscito ad ottenere questa deroga in Europa. Il comportamento del governo oggi è da elogiare, sta facendo la sua parte. Il problema è che in Emilia il Presidente e l’assessore, al contrario del Veneto, non stanno facendo niente ancora, non ci sono strategie.

Emilia Romagna: quali sono i provvedimenti per contrastare la minaccia del granchio blu?

Al Presidente Gianella abbiamo chiesto cosa sta succedendo in Emilia Romagna, se la regione si sta davvero occupando di quest’emergenza e soprattutto quali sono gli stati d’animo dei pescatori e delle loro famiglie.

D: Parliamo nello specifico dell’Emilia Romagna, quali sono stati i provvedimenti del Presidente della Regione Bonaccini?

R: Bonaccini ha messo a disposizione un milione di euro e questo è già qualcosa, però a differenza di come sono stati indirizzati i 10 milioni del governo, di questo milione ancora non si sa nulla. Già altre volte la Regione aveva stanziato dei contributi per i pescatori ma alla fine erano andati soltanto a poche persone, creando più disagi che agi all’interno delle cooperative. E’ successo che uno più prendeva, più aveva contributi, cioè il contrario di quello che avrebbe dovuto essere il senso degli aiuti. Questa volta speriamo che il milione vada davvero alle cooperative che hanno bisogno. Ma ci sono tanti tipi di politica: ad esempio Zaia, il presidente del Veneto, ha già concluso un accordo bilaterale con la corea del sud per vendere questi granchi, ha già impostato una situazione industriale per trattarli. Sono provvedimenti che servirebbero anche a noi. Però qua in Emilia Romagna è tutto fermo. Noi in Emilia siamo indietro, loro hanno già avviato il progetto di vendita, di filiera. Da qualche parte bisogna cercare di trarre un reddito da questa situazione. Purtroppo non si può fare altrimenti.

D: Quali sono le prime azioni da compiere per contrastare la presenza del granchio blu? cosa stanno facendo i pescatori?

R: Per risollevare la situazione c’è bisogno in primo luogo di reinvestire sulla semina e poi di provvedimenti – concerti per lo smaltimento del granchio blu. Attualmente le cooperative stanno pagando lo smaltimento di questo granchio, ma costa tantissimo. E stanno pagando tutto i pescatori: lo smaltimento, il trasporto, gli inceneritori. Le spese sono pesantissime. La situazione qui è molto grave.

D: Come stanno davvero i pescatori e le loro famiglie? Quali sono gli stati d’animo? Si sentono abbandonati dallo Stato?

R: I pescatori delle cooperative sono proprio disperati. A Goro, il paese della nostra cooperativa “La Vela”, siamo i maggior produttori di una specie pregiata di vongole veraci, abbiamo il primato in Europa e il 90% di noi qui vive di questo lavoro. Qui non c’è altro perché tutto era basato su questa monocultura di queste vongole: dalla raccolta, alla semina, alle industrie che trattano il prodotto. Se dovesse cadere questo settore, qui a cascata cadrebbe tutto il resto. Ci sarebbe una desertificazione economica in questo territorio, perderebbero il lavoro tutti.