Finalmente è arrivata un nuova ipotesi sul nuovo contratto medici ospedalieri: all’Aran è stato siglato l’accordo per la dirigenza medica e sanitaria relativa al triennio 2019-2021. Un accordo in favore di 135mila medici, sanitari e veterinari. Per la realizzazione di questo contratto sono state messe in campo risorse pari a 618 milioni di euro, con possibilità di aumento medio di 289 euro lordi al mese per 13 mensilità, escludendo la quota degli arretrati pro capite, che ammonta a circa 6 mila euro.
Nuovo contratto medici ospedalieri
L’Anaao Assomed, in collaborazione con tutte le parti sociali intervenute a rappresentanza dei dirigenti medici, sanitari e veterinari, ha siglato presso l’Aran l’accordo contrattuale previsto per il triennio 2019-2021. Come si riportato su Anaao.it, il Segretario Nazionale dell’Associazione Pierino Di Silverio, ha dichiarato:
” Grazie all’accordo raggiunto – spiega Di Silverio – abbiamo ottenuto alcuni risultati che possiamo definire “storici”: abbiamo sminato il terreno delle ore ‘regalate’ alle aziende; abbiamo assicurato la carriera ai dirigenti; abbiamo assicurato il riposo; abbiamo assicurato il pagamento delle ore extra; abbiamo definito le regole per i medici in formazione assunti nel Ssn e che grazie al Decreto Calabria potranno godere di diritti mai riconosciuti fino a oggi e non essere più considerati dei “tappabuchi”; abbiamo, infine, cercato di ricondurre alla normalità il lavoro quotidiano dei dirigenti medici e sanitari, evitando i medici globetrotter e definendo la sede di lavoro”.
I punti principali del contratto medici ospedalieri
Il contratto nazionale in favore dei dirigenti medici, veterinari e sanitari è stato raggiunto dopo sette mesi di lunghe trattative. Come riportato da Anaao Assomed, tra i punti principali dell’accordo figurano:
- riconoscimento e recupero delle ore di lavoro che oggi regaliamo alle Aziende;
- riconoscimento indennità di specificità sanitaria;
- più potere al confronto regionale e aziendale;
- riduzione di guardie e reperibilità;
- eliminazione dei “di norma” e “di regola” in virtù della quale finalmente il contratto diventa esigibile e chiaro;
- sicurezza e obbligo di attribuzione degli incarichi da parte delle Aziende;
- sblocco delle carriere;
- riconoscimento delle ferie anche in caso di trasferimento ad altra azienda;
- eliminazione dei residui nei fondi che oggi rallentano carriere;
- impossibilità di fare guardie o reperibilità contemporaneamente in più presidi;
- definizione della sede di lavoro;
- eliminazione del servizio esterno per gli ospedali e presidi ospedalieri che alimentava il fenomeno dei medici globetrotter;
- definizione della sede di guardia;
- depotenziamento dell’organismo paritetico;
- introduzione della norma che sancisce il pagamento del lavoro extra con prestazioni aggiuntive invece che con lo straordinario;
- aumento del valore economico delle prestazioni aggiuntive a 80 euro che potranno essere ulteriormente aumentate in contrattazione aziendale.
I punti qualificanti per i medici specializzandi
Per i medici specializzandi l’accordo prevede:
- definizione del ruolo nel SSN;
- definizione delle regole e dei diritti per i medici informazione che con il dl Calabria finalmente potranno essere considerati professionisti e avere una formazione migliore;
- definizione del ruolo e delle competenze dei medici in formazione che non saranno tappabuchi.
Quando arrivano gli arretrati in busta paga?
È importante sottolineare che l’accordo siglato è una pre-intesa, e molti dettagli saranno introdotti nel testo finale, che presumibilmente verrà confermato nel primo trimestre del 2024.
In ogni caso, gli arretrati fino al 31 ottobre 2023 ammontano in media a 10.757 euro lordi. L’aumento mensile medio è di 289,30 euro lordi al mese, con gli arretrati calcolati fino al 31 ottobre 2023 che corrispondono in media a 10.757 euro lordi.