L’anticipo stagionale dell’influenza è stato segnalato con il primo caso che coinvolge un infante di appena 4 mesi, ricoverato a Parma. Questo caso è stato identificato come un’influenza di tipo A, caratterizzata da sintomi quali febbre e mancanza di appetito, accompagnati da una bronchite asmatica. Fortunatamente, le condizioni generali del bambino sembrano essere in miglioramento, grazie alla terapia antivirale somministrata per via orale.
Influenza 2023, ecco perché è arrivata in anticipo
Questo episodio rappresenta l’inizio della diffusione del virus influenzale, il cui arrivo era stato previsto in anticipo considerando quanto avvenuto nell’emisfero australe. Per quest’anno, le previsioni indicano che nel nostro paese si verificheranno almeno cinque milioni di casi influenzali. Di conseguenza, il Ministero della Salute ha lanciato un appello per incoraggiare la vaccinazione delle persone più suscettibili, tenendo conto anche della contemporanea presenza del Covid-19.
Vittorio Sambri, direttore dell’Unità operativa complessa di Microbiologia dell’Ausl della Romagna, ha spiegato che la circolazione del virus influenzale può essere categorizzata in due modi distinti:
- una sporadica, che può verificarsi anche in estate
- e un’altra epidemica, quando il virus è molto diffuso e la popolazione è suscettibile, di solito in inverno.
Vaccino anti-influenzale
Per quanto riguarda la profilassi, gli esperti raccomandano vivamente la vaccinazione antinfluenzale.
Il Ministero della Salute sottolinea l’importanza del vaccino in tutta la popolazione pediatrica, anche in assenza di patologie croniche, poiché l’influenza può talvolta favorire lo sviluppo di infezioni batteriche gravi, anche nei bambini apparentemente sani.
Inoltre, per la stagione 2023/24, è previsto l’avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti Covid con nuove formulazioni di vaccini a mRNA e proteici. Queste dosi saranno disponibili a partire da ottobre.
Nell’anno precedente, l’influenza è stata particolarmente aggressiva, con due ondate significative a fine novembre e a fine marzo. Quest’anno, secondo Fabrizio Pregliasco, ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, sono attesi 5-6 milioni di casi di influenza in Italia, con una stagione probabilmente di media intensità.