L’addio invernale al veleno con il Valencia, il corteggiamento estivo dell’Arabia Saudita e l’offerta autunnale dalla Francia. Gennaro Gattuso torna in panchina accettando la proposta dell’Olympique Marsiglia dopo il caos di metà settembre che ha portato alle dimissioni dello spagnolo Marcelino Toral. Il tecnico calabrese dovrà quindi risollevare le sorti dei francesi dopo un inizio di stagione travagliato con l’eliminazione dai preliminari di Champions League e la dura contestazione dei tifosi marsigliesi alla proprietà per le cessioni degli idoli di casa come Payet, Sanchez e Guendouzi. In questo clima incandescente toccherà a Gattuso fare da pompiere per ripartire.
Gattuso OM: un anno di contratto con opzione
Gennaro Gattuso riparte dalla Francia dove gli allenatori italiani stanno trovando terreno fertile per mettersi in mostra. Il primo è stato Francesco Farioli che in estate è stato chiamato sulla panchina del Nizza dopo buoni risultati in Turchia. Poi è stato il turno di Fabio Grosso che ha sostituito Laurent Blanc alla guida dell’Olympique Lione che quindi ritrova il suo vecchio compagno di nazionale con cui ha vinto il mondiale nel 2006.
Una trattativa fulminea fra Gattuso e il presidente Longoria che ha portato alla firma del contratto fino a giugno 2024 con l’opzione che scatta in automatico per una seconda stagione in caso di ingresso alla prossima Champions League. Quindi dopo Svizzera, Grecia e Spagna è arrivato il momento di tentare l’esperienza in Francia.
Chiedo scusa se non parlo ancora francese. Cercherò di imparare. La scelta OM è stata semplice. Abbiamo discusso per cinque ore. È l’unico club francese che ha vinto la Champions League, una squadra che ha dei valori e sono tutti a mia disposizione, per questo ringrazio anche i giocatori. So che qui l’atmosfera è calda ma questo non mi spaventa. La parola d’ordine è Europa. Nel mio contratto c’è un’opzione legata all’Europa quindi ho interesse a finire tra le prime 4, altrimenti vado a casa. Dobbiamo concentrarci partita dopo partita e garantire che i tifosi siano felici di venire allo stadio.
Il Vélodrome è uno dei rari esempi di stadio europeo paragonabile a quelli del Sudamerica. C’è davvero un’atmosfera incredibile, trema tutto. Dell’OM ricordo Tapis, Papin, Deschamps, è un club ha una grande storia. Qui c’è molta pressione, ma ho allenato a Napoli e le due città sono un po’ simili
Riportare entusiasmo e serenità in un ambiente caldo e in aperta contestazione con la proprietà e il vecchio allenatore. I tifosi non hanno perdonato a Marcelino una gestione dello spogliatoio considerata troppo rigida e una serie di scelte tecniche che hanno portato agli addi di alcuni idoli del Velodrome come Guendouzi alla Lazio e Payet al Vasco da Gama. Cessioni che hanno visto il placet totale da parte della proprietà anche a condizioni economiche sfavorevoli per il club.
A questo poi si è aggiunto un acceso confronto fra la frangia più calda dei sostenitori e alcuni esponenti della società che ha portato alle minacce da parte degli ultras al presidente Longoria che non ha escluso di rassegnare le proprie dimissioni. In questo clima infuocato dovrà muoversi Gattuso che riparte dal campo provando ad accantonare le polemiche.
Le partite si vincono allenandosi durante la settimana. Serve intensità, il calcio moderno ne ha bisogno. Bisogna rompere la linea, avere una squadra veloce. Ho uno staff che mi aiuta molto. Sarà sarà un po’ stressante per i giocatori ma ovviamente avremo rispetto per loro. Non mi piace parlare dei miei predecessori. Non mi piace avere due linee da 4, non sono un tifoso del 4-4-2. Preferisco il 4-3-3 o il 4-2-3-1. Ho una visione del gioco diversa da Marcelino.
Vorrei giocare partendo molto basso, voglio una squadra compatta, che sudi la maglia, che giochi proprio da squadra. Quando sbagliamo un passaggio e perdiamo il possesso dobbiamo avere voglia di riconquistarlo subito, non bisogna strillare un compagno. Ora la priorità è ritrovare l’entusiasmo. Ho visto la partita e devo dire che il PSG in questo momento è una squadra ingiocabile. Per quello che ho visto mi è piaciuto l’atteggiamento dei quattro difensori e dei centrocampisti. Il punteggio poteva essere più pesante