Il presidente dell’Ucraina Zelensky, reduce dalla conferenza stampa con il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ha ribadito la posizione ucraina e toccato numerosi temi nel colloquio, inclusi i numerosi attacchi russi alle infrastrutture ucraine e alla necessità di intervento in difesa di queste. Zelensky, inoltre, ha definito naturale la collaborazione:


“Abbiamo dimostrato che l’ingresso dell’Ucraina nella Nato è un modo di rafforzare l’Ucraina ma anche per rendere la Nato più forte. La nostra cooperazione è forte, la nostra alleanza con la Nato è naturale”.

Ucraina, Zelensky chiede sistemi di difesa aggiuntivi

Nel corso del colloquio con Stoltenberg, il presidente Zelensky ha ribadito il bisogno di nuovi sistemi di difesa per garantire al suo paese la possibilità di difendere le infrastrutture energetiche nel corso dell’inverno, periodo in cui le temperature sono stabilmente sotto lo zero.

Il leader ucraino ha invece tagliato corto a proposito di due temi: la presunta morte di Sokolov e la possibilità che sia l’Iran a fornire missili alla Russia. Riguardo all’ammiraglio russo, apparso in video di recente ma con diversi dubbi sulla veridicità del filmato trasmesso da Mosca, Zelensky ha smorzato le voci dichiarando di dover chiedere ai servizi segreti. Non ha gettato benzina sul fuoco nemmeno nel caso Iran-Russia, ammettendo di non aver prove sulla compravendita di missili balistici.

Ucraina, elezioni russe nelle regioni occupate

Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito come le elezioni che si sono tenute nel corso di settembre nelle aree ucraine occupate dai russi sono un primo fondamentale passo per la loro integrazione nella Federazione russa. Le aree in questione sono Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia e le elezioni tenute in queste zone sono state giudicate illegali da Kiev. Le parole di Putin sono arrivate a margine di una riunione tenuta con i governatori neoeletti delle zone:

“Si tratta, ovviamente, di un evento significativo, di un passo importante verso il pieno ingresso delle nuove regioni nell’unico spazio giuridico e statale del nostro grande Paese”.