Marco Bezzecchi è sempre più carico in vista del prossimo Gran Premio di MotoGP a Motegi dove sfiderà ancora Pecco Bagnaia. Il pilota del team Mooney VR46 è fresco vincitore della gara in India che gli ha concesso di accorciare le distanze non solo dal pilota torinese ma anche da Jorge Martin.
Una sensazione che gli ha regalato ovviamente una spinta in più per approcciare la gara in Giappone con l’entusiasmo a mille:
Fiducia dopo l’India? Sicuramente siamo reduci da un weekend molto positivo e arriviamo con un ottimo feeling. La pista mi piace in maniera speciale, qui ho colto il mio primo podio nel Motomondiale. Vediamo cosa riuscirò a ottenere.
Un mood che è frutto anche di un lavoro lungo da parte del Bez che è stato umile e intelligente nell’analizzare i colleghi che finora in pista avevano fatto meglio di lui. È proprio il pilota riminese a confessarlo a pochi giorni dall’inizio del prossimo weekend di gara:
Dove sono migliorato? Ho cominciato a studiare Pecco e Jorge sin dai primi giri in MotoGP. Ma devo fare altri passi avanti, ma sia nello stile di guida che nel set-up mi sento a mio agio e ho fiducia per spingere a fondo.
MotoGP, Bezzecchi stuzzica Bagnaia verso Motegi: “È invidioso”
Naturalmente la vittoria in India ha dato anche molta più sicurezza a Marco Bezzecchi che ora, tra l’ironico e il furbo, prova a mettere pressione sui suoi rivali in pista. In particolare, nel corso dell’intervista odierna ha voluto scherzare con Pecco Bagnaia mandandogli una frecciatina riguardo al dispositivo che favorisce una migliore partenza nella Ducati ufficiale.
Ecco le sue parole:
Il dispositivo di partenza? Io l’ho chiesto a Ducati, però vediamo. Bagnaia è invidioso perché gli arrivo vicino anche senza il dispositivo. Ma non ho un pacchetto ufficiale ed è normale che abbia qualcosa in meno rispetto ai piloti factory.
Poi, una sorta di tentativo di soffiare via il peso della responsabilità per l’esito di questo mondiale, aumentando il carico di pressione su Martin e Bagnaia:
Sono piuttosto rilassato, la vera lotta è tra Pecco e Martin. Sono vicino, ma mai abbastanza. Se riuscirò a star vicino fino alla fine, proverò a lottare anche io. Al momento voglio godermi una gara alla volta.