Sul bonus mobili ed elettrodomestici sono in arrivo alcune novità relative alla fruizione dello sconto, in particolare per i casi di ristrutturazione degli immobili e dell’acquisto della casa. Si tratta di due situazioni ben differenti, sulle quali l’Agenzia delle entrate, nella propria interpretazione, detterà modalità di applicazione dell’agevolazione fiscale differenti.

In un interpello già studiato ma non ancora pubblicato sul proprio portale, l’amministrazione tributaria sarebbe del parere che l’applicazione dello sconto per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici sarebbe vincolato alla sola ristrutturazione e non anche ai casi di acquisto degli immobili, come possibile per i contribuenti, in particolare mediante il bonus per la riduzione del rischio sismico.

Bonus mobili, le novità per fruire dello sconto: casi ristrutturazione e acquisto casa

Pertanto, secondo l’Agenzia delle entrate, per comprare mobili e grandi elettrodomestici con il bonus previsto dal decreto legge numero 63 del 2013, i beneficiari devono aver svolto nell’immobile interventi qualificati come “ristrutturazione edilizia”, inclusi i casi in cui, oltre al bonus ristrutturazioni, il committente dei lavori si sia avvantaggiato mediante il sismabonus. Quest’ultimo bonus è ammissibile e compatibile il bonus mobili e grandi elettrodomestici, ma sullo sconto è escluso il caso delle abitazioni di nuova costruzione.

Nel dettaglio, il bonus per la riduzione del rischio sismico consente ai committenti di poter beneficiare dell’acquisto di una casa antisismica mediante lavori di demolizione e di ricostruzione. In questo modo, l’agevolazione spettante può essere del 75% se la riduzione del rischio sismico è di una classe o dell’85% se la riduzione è di due classi sismiche. Il massimo dell’importo che si può risparmiare è pari a 96.000 euro, da scalare dal prezzo di vendita dell’abitazione.

Bonus mobili novità Agenzia delle entrate: agevolabili solo acquisti collegati a ristrutturazioni

La compatibilità del bonus mobili è dunque riferita ai lavori di recupero del patrimonio edilizio, di manutenzione straordinaria, di restauro, di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia. Al di fuori di questi casi, come pubblicherà l’amministrazione tributaria, non si potrà scalare l’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici con il relativo bonus collegato. Rimangono fuori dall’applicazione dell’agevolazione, pertanto, gli immobili oggetti di opera di nuova costruzione o di ricostruzione.

Come funziona l’agevolazione e chi può richiederla

Il bonus mobili consente di agevolare le spese per gli acquisti fino a 8.000 euro nel 2023. L’agevolazione, il prossimo anno, scenderà a 5.000 euro di tetto massimo. La detrazione Irpef spettante per l’acquisto dei mobili è pari al 50%. Pertanto, nell’anno 2023 l’acquisto dei mobili consentirà ai beneficiari di ottenere una detrazione fiscale di 4.000 euro, mentre il prossimo anno il beneficio si ridurrà a 2.500 euro.

Il tetto di spesa riguarda la singola unità abitativa e le relative pertinenze. Il proprietario che effettui lavori di ristrutturazione su due differenti unità abitative in suo possesso, ottiene due plafond di spesa utilizzabili con il bonus mobili. Particolare attenzione deve essere posta per l’acquisto degli elettrodomestici che devono essere ad alta efficienza. Infatti, con le nuove regole entrate in vigore dal 1° gennaio 2022, l’agevolazione sussiste per i forni purché siano di classe “A”, per le lavatrici, le lavastoviglie e le asciugatrici di classe energetica “E”, i congelatori e i frigoriferi, invece, devono essere almeno di classe “F”.