Andrzej Duda ha annunciato ieri la candidatura della Polonia come paese ospitante per le Olimpiadi 2036
Olimpiadi 2036: Andrzej Duda ha annunciato ieri la candidatura della Polonia come paese ospitante
Ieri, in una conferenza a Zakopane (Polonia), il presidente polacco Andrzej Duda ha annunciato ieri la candidatura della Polonia come paese ospitante per le Olimpiadi 2036. Lo riporta Reuters – subito ricondiviso da svariate testate internazionali – specificando le parole di Duda in cui si sofferma sulla seria volontà di presentare la Polonia come sede dei Giochi Olimpici 2036. Una dichiarazione avvenuta dopo il confronto tra il Presidente polacco e il governo, il Comitato Olimpico Polacco e il Ministro dello Sport. Duda ha poi specificato che proprio Radosław Piesiewicz, Presidente del Comitato Olimpico Polacco, in un incontro fissato il 6 ottobre, presenterà la candidatura ufficiale tramite una lettera a Thomas Bach, Presidente del Comitato Olimpico Internazionale. La Polonia non ha mai ospitato i Giochi Olimpici, e attualmente le candidatura ufficiale già pervenute al CIO per ospitare le Olimpiadi 2036 sono: Guadalajara-Città del Messico-Monterrey-Tijuana per il Messico; Nusantara in Indonesia; Istanbul in Turchia e Ahmedabad in India. Le prossime Olimpiadi di cui già si conosce il paese ospitante sono le imminenti francesi di Parigi del 2024, quelle del 2028 a Los Angeles (Stati Uniti) e quella australiane di Brisbane 2032.
Polonia: la candidatura come paese ospitante della Olimpiadi 2036 dopo i Giochi Europei di quest’anno
La candidatura della Polonia come paese ospitante della Olimpiadi 2036 arriva sulla scia dei Giochi Europei 2023 di quest’anno, andati in scena a Cracovia, in Polonia, dal 21 giugno al 2 luglio 2023. Quella di Cracovia è stata la terza edizione – prevista con cadenza di ogni quattro anni – dei Giochi Europei e hanno visto la presenza di oltre 4.000 atleti provenienti da ben 50 paesi diversi pronti a competere in dieci discipline diverse. A ridosso della fine dei Giochi Europei 2023 intervistammo il pugile Aziz Abbes Mouhiidine, vincitore della medaglia d’oro, per fare il punto sulla vittoria, sull’onore di aver tenuto alta la bandiera italiana durante la manifestazione finale dei Giochi e lo stato del pugilato italiano:
Per me è stata davvero una grande emozione poter tenere alta la bandiera italiana alla fine dei Giochi Olimpici Europei. Veramente ero emozionatissimo e soprattutto, sapendo che avevamo vinto il medagliere davanti a delle grandi nazioni, l’Italia si è riconfermata una delle migliori nazioni non solo in Europa ma in tutto il mondo.
Quando gli chiedemmo come si era preparato fisicamente e mentalmente ai Giochi Europei, il pugile medaglia d’oro rispose:
Diciamo che la preparazione non è solo una preparazione fisica, ma soprattutto mentale. Poi, soprattutto quando si è tra i migliori al mondo, bisogna lavorare sempre duramente, non solo fisicamente, ma sempre anche mentalmente, perché ci sarà sempre qualcuno alle proprie spalle che vuole il tuo posto. Quindi bisogna lavorare sempre, costantemente ai massimi livelli. Il lavoro mentale è stato fondamentale per ricordarmi che sono il migliore al mondo, uno dei migliori al mondo.
Dopo i successi ai Giochi Europei di Cracovia, intervistammo anche Donato Milano, presidente della Federkombat e gli chiedemmo un bilancio della manifestazione sportiva:
“Mi preme ricordare che per me è stata la seconda esperienza come Federazione dopo i Giochi Europei di Minsk del 2019 che ha visto protagonisti i nostri Azzurri di Sambo. Circa Cracovia ho ancora il tremore delle emozioni indescrivibili che abbiamo vissuto. Oltre ai risultati prestigiosissimi che abbiamo raggiunto con la Kickboxing e la Muay Thai con ben 11 medaglie, risultato che ci ha proiettato tra le prime federazioni della compagine italiana e che ha pesantemente contribuito al primo posto in classifica generale per Nazioni, non potrò mai dimenticare i volti pieni di gioia e qualche lacrima che riempivano i visi dei componenti le delegazioni italiane. E’ stata una festa nella festa, un successo sotto ogni punto di vista, pertanto non smetterò mai di ringraziare TUTTI coloro che hanno reso possibile tutto ciò.“