La ong Human Rights Watch (HRW) prende di mira il memorandum firmato da UE e Tunisia sulla gestione dei flussi migratori, contestando le violazioni del paese africano sul tema dei diritti umani.
Human Rights Watch (HRW) contro il memorandum tra UE e Tunisia: “Neanche un centesimo a chi ha comprovata esperienza di violazioni dei diritti umani”
Il ‘Memorandum of Understanding’ (MoU) tra Unione Europea e Tunisia, sulla gestione dei migranti e i finanziamenti relativi al paese africano, siglato a Tunisi alcune settimane fa, è nell’occhio del ciclone.
All’opposizione da parte di alcuni paesi della stessa UE, denunciata dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, si aggiungono oggi, 28 settembre 2023, le critiche da parte di Human Rights Watch (HRW), organizzazione non governativa impegnata nella difesa dei diritti umani.
La ong non vede di buon occhio un accordo che prevede ingenti finanziamenti economici nei confronti di un paese, la Tunisia, che nel corso degli anni ha più volte violato i diritti fondamentali, e chiede che l’UE garantisca dal paese africano il rispetto dei diritti umani dei migranti e dei richiedenti asilo.
“L’Ue dovrebbe garantire che la Tunisia rispetti i parametri fondamentali in materia di diritti umani prima di inviare un solo centesimo di euro a entità con una comprovata esperienza di violazioni dei diritti umani. In caso contrario, si rischia di coinvolgere l’Ue nell’alimentare abusi ancora più gravi e causare immense sofferenze”.
????In a terrible #HumanRights move, the ????????@EU_Commission announced it will go ahead with a controversial deal on migration, releasing ????67 million to ????????Tunisia.
— Jan Kooy (@KooyJan) September 28, 2023
This despite an absence of any specific human rights guarantees for migrants & asylum seekers.https://t.co/bZnBGyLM4N pic.twitter.com/9evG1fWauW
La denuncia di HRW: “La Commissione ha ignorato la richiesta relativa alla valutazione sui diritti umani in Tunisia”
Human Rights Watch ha motivato i propri dubbi sull’accordo tra UE e Tunisia denunciando come la stessa Unione non abbia fornito, dietro specifica richiesta, informazioni ufficiali sul tema dei diritti umani in Tunisia.
“Due settimane fa, l’ombudsman europeo [il Mediatore Europeo, organo dell’UE che si occupa di indagare sulle denunce pervenute a istituzioni, organi, uffici e agenzie delll’Unione, rappresentato attualmente da Emily O’Reilly. N.d.r.] ha chiesto alla Commissione se avesse effettuato una valutazione sui diritti umani e come intendesse monitorarne l’attuazione. La richiesta è stata ignorata“.
Una denuncia grave, sottolinea HRW, evidenziando una serie di situazioni recenti che indicano la Tunisia come un paese non sicuro per i migranti, tra cui:
- “gli arresti arbitrari e gli sfratti forzati” dei migranti giunti nel paese
- gli abusi – denunciati anche dalle ong che operano nel Mediterraneo – della guardia costiera tunisina
- l’espulsione di circa 1300 migranti verso Libia e Algeria.