Nel pomeriggio di ieri 27 settembre un detenuto della Casa Circondariale di Avellino ha dato fuoco alla propria cella e ha tentato di minacciare con una lametta i 5 agenti che stavano cercando di salvarlo. Alla fine il detenuto è stato portato fuori dalla cella, ma gli agenti sono dovuti andare in ospedale per controlli: erano rimasti intossicati per il fumo. Il Segretario Generale del Sindacato Polizia Penitenziaria Di Giacomo denuncia: “Speravamo che il governo di centrodestra prestasse maggiore attenzione alla sicurezza, purtroppo, questo non è avvenuto”.

L’incendio nella cella del carcere di Avellino e come stanno gli agenti ricoverati in ospedale

Come accaduto in passato in altre occasioni proprio ad Avellino, anche ierici sono stati momenti concitati e di paura in un carcere. Un detenuto di origini marocchine ha dato fuoco alla propria cella: era stato trasferito nella città irpina dal carcere di Salerno a causa di alcuni suoi comportamenti problematici. Una volta capito che era scoppiato un incendio, 5 agenti si sono attivati per salvare il detenuto: il salvataggio è stato reso problematico a causa dell’atteggiamento del detenuto, che li ha attaccati con una lametta.

Dopo una breve colluttazione, i 5 agenti hanno portato fuori dalla cella l’uomo, ma è stato necessario il loro ricovero al “Moscati” di Avellino per intossicazione dal fumo delle fiamme. Uno è stato ricoverato presso il nosocomio per difficoltà respiratorie, altri due hanno avuto una prognosi di 7 giorni e due di 5 giorni. Come spiega il segretario regionale del Sappe per la Campania, Tiziana Guacci:

Il detenuto in questione era stato trasferito dal carcere di Salerno, dove aveva già posto in essere eventi critici: continuano, dunque, le movimentazioni dei detenuti facinorosi tra le carceri campane. Da troppo tempo il Sappe denuncia il mancato trasferimento fuori regione dei detenuti riottosi alle regole penitenziarie. Nonostante tali denunce riscontriamo ancora la totale assenza di risposte concrete.

Già sabato scorso lo stesso detenuto ne aveva aggredito un altro in infermeria con una lama di 10 centimetri, ferendolo gravemente. La situazione nel carcere di Avellino è quindi decisamente preoccupante e molti lamentano l’inazione dei quadri dirigenziali. Secondo Aldo Di Giacomo, Segretario Generale del Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP., la situazione carceraria ad Avellino è davvero problematica e sono necessarie ulteriori misure di sicurezza per gli agenti penitenziari.

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha annunciato che il 2 ottobre arriverà ad Avellino

per esprimere vicinanza alle donne ed agli uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano in carcere, anche alla luce dei recenti gravi eventi critici accaduti nei penitenziari irpini ma anche una occasione, l’ennesima, per denunciare il chiaro malessere che si vive nelle carceri della Campania.