All’organizzazione umanitaria SOS Mediterranee è stato attribuito il ‘Right Livelihood Award’, il cosiddetto Nobel alternativo creato per rendere omaggio a quelle persone o gruppi che si impegnano per risolvere concretamente i problemi del mondo.

A SOS Mediterranee il Nobel alternativo ‘Right Livelihood Award’ per il suo “impegno incrollabile nei confronti dell’umanità”

L’organizzazione umanitaria SOS Mediterranee è stata premiata con il Right Livelihood Award, il cosiddetto ‘Nobel alternativo’ consegnato ogni anno a persone o gruppi che si impegnano con azioni concrete per rendere il mondo un posto migliore e per fornire interventi concreti volti alla risoluzione dei problemi più pressanti della società.

La fondazione svedese che assegna il premio – la ‘Right Livelihood Award Foundation’ – ha deciso di assegnare all’organizzazione il riconoscimento per il suo impegno nella salvaguardia della vita dei migranti, in virtù degli interventi di ricerca e soccorso che essa mette in atto nel Mar Mediterraneo, definita nella motivazione come “la rotta migratoria più mortale al mondo“.

Questa la motivazione del premio:

“Per la sua ricerca umanitaria volta a salvare vite umane e le sue operazioni di salvataggio nel Mar Mediterraneo”.

La fondazione ha sottolineato il lavoro di SOS Mediterranee e degli uomini e le donne che prendono parte alle operazioni della sua nave, la Ocean Viking, rimarcando come abbiano “portato in salvo più di 38mila 500 persone dall’inizio delle operazioni nel 2016” ed evidenziando come “l’impegno incrollabile dell’organizzazione nei confronti dell’umanità non solo ha salvato vite umane, ma ha anche sensibilizzato l’opinione pubblica, le istituzioni europee e i governi nazionali sulla realtà della crisi umanitaria nel Mar Mediterraneo“.

Un riconoscimento simbolico significativo, che arriva in un periodo storico in cui la questione migratoria viene trattata dai governi come un problema politico, spesso mettendo da parte la questione umanitaria che porta con sé, basti pensare ai provvedimenti in merito del governo Meloni e alle decisioni recenti della Germania sulla chiusura dei propri confini.

Right Livelihood Award, gli altri premiati

Oltre a SOS Mediterranee, hanno ricevuto il premio anche altri individui e associazioni:

  • Eunice Brookman-Amissah, ex Ministra della Salute del Ghana, premiata per “le discussioni pionieristiche sui diritti riproduttivi delle donne in Africa, che hanno aperto la strada alla liberalizzazione delle leggi sull’aborto e a un migliore accesso all’aborto sicuro“;
  • Mother Nature Cambogia, attivisti per l’ambiente cambogiani, premiati per “il loro attivismo impavido e coinvolgente volto a preservare l’ambiente naturale della Cambogia nel contesto di uno spazio democratico molto ristretto“;
  • Phyllis Omido, ambientalista del Kenya, premiata per “la sua lotta innovativa volta a garantire i diritti alla terra e all’ambiente per le comunità locali e a far progredire il campo del diritto ambientale“.