Ultimi aggiornamenti dalla guerra in Ucraina: nuove bombe russe piovono sulla regione del Donetsk, nell’area nord. Le forze di Mosca hanno colpito alcuni insediamenti, provocando la morte di una persona e il ferimento di altre quattro. Ad annunciarlo è la procura regionale ucraina su Facebook.
Le unità armate dello Stato aggressore hanno condotto bombardamenti contro gli insediamenti nel nord della regione. In particolare, i bombardamenti hanno avuto luogo a Kostiantynivka, Toretsk e Kalynivka. Secondo i dati preliminari, gli occupanti hanno utilizzato bombe guidate e ad alto esplosivo e carri armati contro la popolazione civile.
La procura spiega che la vittima è “uno dei residenti locali”, mentre gli altri quattro civili, tre donne anziane e un uomo di 36 anni, si trovavano all’esterno durante il bombardamento. Se la sono cavata con “ferite di varia gravità”.
Il bilancio dei danni include una ventina di abitazioni private, oltre al gasdotto e alle linee elettriche.
Guerra, oltre alle bombe russe sul Donetsk piovono droni nella regione di Dnipropetrovsk. Trasferito il dissidente Navalny
Due droni russi abbattuti dalle forze armate di Kiev mentre erano in volo sul territorio ucraino. Uno dei dispositivi volava vicino a Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk, mentre l’altro sopra Mykolaiv. A rivelarlo su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale Vitaliy Kim.
Novità sulla vicenda di Alexei Navalny: il dissidente russo sarà trasferito ad un carcere ancora più duro per almeno un anno. Già detenuto in un carcere di massima sicurezza, si è visto respingere il ricorso contro la condanna a 19 anni di carcere comminata il mese scorso. Il dissidente anti-Putin ha fatto pervenire delle dichiarazioni al suo staff in merito alla decisione.
Ieri, subito dopo il mio appello, mi hanno portato davanti a una commissione e mi è stato detto che, a causa della mia incorreggibilità, sarò trasferito ad un ‘Ekpt’ per un periodo di 12 mesi: il regime punitivo più severo per qualsiasi colonia penale.
47 anni, Navalny è in prigione dal 2021, anno in cui venne arrestato per frode di rientro dalla Germania. Si era recato all’estero per curarsi dopo un tentato avvelenamento, probabilmente orchestrato dagli uomini del Cremlino. Il mese scorso ha ricevuto una condanna a 19 anni di carcere, con l’accusa di aver creato un’organizzazione per minare la sicurezza nazionale attraverso “attività estremistiche“.
Trudeau si scusa per l’omaggio all’ex nazista ucraino: “Orribile violazione della memoria dell’Olocausto”
La questione dell’omaggio a un ex nazista ucraino durante un evento in Parlamento, coinciso con la visita di Volodymyr Zelensky, aveva indignato il mondo e creato un certo imbarazzo verso il presidente.
Oggi premier canadese Justin Trudeau si è scusato per la gaffe che ha coinvolto il 98enne Yaroslav Hunka, ex membro delle SS applaudito dal Parlamento.
Tutti noi che eravamo in quest’aula venerdì ci rammarichiamo profondamente di essere rimasti in piedi e di aver applaudito, anche se lo abbiamo fatto senza conoscere il contesto.
Si è trattato, ha sottolineato il premier di una “orribile violazione della memoria delle decine di milioni di persone morte nell’Olocausto”. Un omaggio “profondamente, profondamente doloroso” soprattutto per ebrei, polacchi, rom, comunità Lgbtq e tutte le minoranze tormentate dal regime nazista durante la Seconda guerra mondiale.
Lo stesso Zelensky, ritratto in foto mentre applaude il veterano, ha suscitato i commenti dei propagandisti russi, che hanno definito “regime nazista” il governo ucraino. A tal proposito il premier si è detto “profondamente dispiaciuto” con il leader di Kiev.