Sulla cessione dei crediti d’imposta del superbonus, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato le indicazioni su come si possa annullare la precedente scelta di avvalersi dello spalmacrediti, ovvero dello strumento che consente a fornitori e cessionari di procedere con la ripartizione in dieci anni dei bonus edilizi con la compensazione. I crediti dei quali si fa riferimento devono essere tracciabili e il modello da utilizzare per richiedere la compensazione è l’F24.

Dal 5 ottobre prossimo si potrà procedere sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate con la richiesta di annullamento dello spalmacrediti. Per utilizzare lo strumento, è necessario accedere all’area riservata del portale.

Cessione crediti superbonus, come richiedere l’annullamento dello spalmacrediti di dieci anni dal 5 ottobre 2023

Si potrà procedere dal 5 ottobre 2023 alla richiesta di annullamento dello spalmacrediti, lo strumento che consente agli operatori annullare la scelta di ripartire i crediti d’imposta in dieci rate annuali. In tal modo, si fa un passo indietro rispetto alla scelta operata precedentemente di utilizzare i bonus edilizi in dieci rate annuali mediante la compensazione e utilizzando, a tal proposito, il modello F24. L’annullamento di questa procedura è regolata dalla circolare dell’Agenzia delle entrate del 22 settembre 2023.

Per effetto della scelta, gli i fornitori o i cessionari titolari dei crediti possono procedere sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate con l’annullamento. A tal proposito, è necessario entrare sul sito web nella sezione denominata “Piattaforma cessione crediti” con le proprie credenziali, ovvero immettendo i codici dello Spid o della Carta di identità digitale (Cie). Gli interessati possono avvalersi anche dei servizi di un intermediario.

Crediti superbonus annullamento spalmacrediti, passaggi sul portale Agenzia entrate e Pec

Per procedere, i fornitori e i cessionari devono utilizzare il modello presente sul portale dell’Agenzia delle entrate di “Richiesta di annullamento della ripartizione in dieci rate annuali dei crediti residui”, inserendo i dati richiesti e sottoscrivendolo digitalmente o mediante firma autografa.

In quest’ultimo caso, l’interessato deve allegare anche una fotocopia del proprio documento di identità. Si può inviare il modello compilato all’indirizzo di posta elettronica certificata annullamentoaccettazione crediti@ pec. agenziaentrate.it. La rispota dell’amministrazione finanziaria arriva entro i successivi 30 giorni.

Bonus edilizi, la ripartizione in dieci rate di compensazione

All’interno del modello di richiesta di annullamento dei crediti del superbonus ripartiti in dieci rate annuali, è presente l’area da compilare con il relativo elenco dei bonus. La tabella deve riportare le informazioni relative alla data e all’ora dell’operazione da annullare (da reperire sulla piattaforma di cessione dei crediti), all’importo totale del credito d’imposta, ai crediti da ridurre con relativi codici tributo, anni della prima e dell’ultima rata, e i crediti da ripristinare, con codici tributo e l’anno della prima rata.

Cosa avviene se la domanda viene accolta?

Nel caso in cui l’Agenzia delle entrate dovesse accogliere la richiesta di annullamento della ripartizione dei bonus edilizi, il contribuente potrà ottenere la riduzione del totale dei crediti fruibili risultante dalla divisione in dieci anni.

La richiesta subisce il rigetto nel caso in cui non vi siano sufficienti crediti per assorbire la riduzione. Con l’accoglimento, inoltre, il titolare del credito ottiene il ripristino del totale della rata del credito originario, con relativo codice tributo, anno di riferimento e scadenza. Questi dati risalgono al periodo precedente alla scelta di ripartire il credito in dieci rate.