Lazio-Torino, le parole dei protagonisti.. Termina per due a zero una partita molto agonistica tra Lazio e Torino. Allo Stadio Olimpico ci pensa prima Vecino a mandare i suoi in vantaggio su un grosso inserimento da parte dell’ex Inter e dopo qualche minuto Zaccagni trova la rete del definitivo due a zero. Nessun gol nel primo tempo, ma tante occasioni da una parte e dall’altra.

Le parole di Sarri

Lazio-Torino, il racconto della gara. La Lazio viene da un momento di difficoltà, Sarri preferisce affidarsi a più certezze possibili sorprendendo però con Lazzari e Rovella. Juric vara il doppio centravanti con la coppia Sanabria e Zapata. Alla fine è la squadra di Sarri a vincere la gara e ritornare ai tre punti.

Ecco le parole di Sarri: “Contro il Torino è sempre una partita difficile. Secondo me l’abbiamo vinta nel primo tempo, non concedendo nulla e ritrovando fiducia. Dopo il gol ci siamo sciolti e abbiamo tolto paure e timori. Il calcio è materia strana. Nelle ultime 4 partite abbiamo fatto 7 punti, giocando a Napoli e a Torino. Abbiamo sbagliato le prime due partite e le pagheremo per mesi”.

La difesa è tornata a non subire gol. Le fa più piacere questo o la ritrovata qualità in attacco?
Per costruire le prestazioni bisogna sempre partite da una fase difensiva affidabile. La fase offensiva dipende da mille fattori, ma sul livello qualitativo dei giocatori ci fai poco. Mi sono reso conto negli ultimi giorni che da parte dei ragazzi c’è una disponibilità unica. A forza di analisi video siamo riusciti a capire tutti insieme che stavamo facendo degli errori. I movimenti di chiusura, per esempio, avvenivano lontano dalla palla. Eravamo corti, sì, ma lontani dalla palla”.

Il caso Immobile


Sul periodo difficile in fase realizzativa per Immobile: “Se fa come le ultime due partite a me sta bene, non sarei preoccupato. Si sta parlando di un ragazzo che in 5 partite e mezzo ha fatto 2 gol e preso 3 pali. Potrebbe essere in linea con le sue medie. L’ho rivisto vivo oggi e col Monza, è stato più presente. Ha 33 anni, può essere che 35-40 gol non li faccia più. È solo davanti? Quando giochi contro squadre come il Torino, puoi mettere anche 10 attaccanti che loro si mettono in 10 dietro perché marcano a uomo. Oggi gli attaccanti hanno ricominciato a divertirsi”.


Sull’importanza dei terzini nel gioco della Lazio ma non solo: “I terzini sono difensori, la prima cosa che devono fare è difendere, invece adesso nel calcio tutti la pensano all’opposto”, chiude Sarri.