Specifichiamolo subito: se scriviamo che la Volkswagen oggi, 27 settembre, si è fermata, non parliamo di un vecchio Maggiolino con problemi di carburazione, bensì di diversi stabilimenti del marchio tedesco. Del cuore nevralgico del brand stesso. E se scriviamo che la Volkswagen si è fermata, parliamo di un danno non indifferente per il marchio, costretto a darne notizia in un mesto e preoccupato comunicato.
A causa di problemi informatici, i principali stabilimenti tedeschi della Volkswagen si sono fermati per più di mezza giornata
Ebbene, la Volkswagen si è fermata a causa di un grave problema che si è verificato nella sede centrale di Wolfsburg. Un problema informatico, che ha scatenato un effetto a catena che somiglia alla caduta delle tessere del domino. Da lì, infatti, la produzione ha subito un blocco che ha coinvolto gli altri stabilimenti.
Produzione bloccata a Wolfsburg, dove sono andati in tilt anche gli uffici. E problemi inoltre a Emden, e a Osnabrueck e a Zwickau.
Gli incidenti di questo tipo sono aumentati nell’ultimo periodo
Le ferie forzate di tanti lavoratori con le lettere “VW” sulla camicia o la tuta sono cominciate alle 12.30 e si sono protratte per tutta la giornata. Tanto che a sera, al momento di timbrare il cartellino d’uscita, i tecnici non erano ancora venuti a capo dell’ingarbugliata matassa.
Matassa che potrebbe essere dovuta a un attacco hacker e dunque indipendente dagli accidenti informatici che possono verificarsi in tutti gli uffici del mondo. Accidenti che, negli ultimi tempi, scrive l’Afp, interessano sempre più spesso il marchio tedesco coinvolto nello storico passaggio all’elettrico.
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