La febbre Dengue, nota anche come “febbre spezza-ossa”, è una malattia virale trasmessa dalle zanzare. È un problema di salute pubblica in molte regioni tropicali e subtropicali del mondo, causando milioni di casi ogni anno.
È di oggi la notizia di un vaccino anti-dengue approvato dall’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Questo vaccino rappresenta un importante passo avanti nella prevenzione della Dengue e nell’attenuazione della sua diffusione.
In questo articolo vedremo in dettaglio cos’è il vaccino anti-dengue, come funziona e quali sono i benefici che può offrire nella lotta contro questa malattia.
Approvato il vaccino anti-dengue, in cosa consiste
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha dato il via libera al vaccino anti-dengue Tak-003, prodotto da Takeda e commercializzato con il nome Qdenga.
Questo vaccino è stato approvato con lo scopo di prevenire il contagio della malattia di Dengue, causata da qualsiasi dei quattro sierotipi del virus.
Il vaccino anti-dengue potrà essere somministrato a partire dai 4 anni di età. Un elemento distintivo di questo vaccino è che può essere utilizzato anche da persone che non hanno mai avuto contatto con il virus della Dengue, eliminando la necessità di un test preliminare prima della vaccinazione.
Quali sono i sintomi della febbre Dengue?
La febbre Dengue, nota anche come “febbre tropicale”, è una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes. Questa patologia è in rapida diffusione in molte regioni del mondo.
Secondo l’OMS, e come riportato da Reuters, il virus potrebbe raggiungere livelli record quest’anno in tutto il mondo, in parte a causa del riscaldamento globale.
Il tempo che intercorre tra la puntura della zanzara Aedes e la comparsa dei primi sintomi ( periodo di incubazione ) va da tre a 14 giorni. Nella maggior parte dei casi, l’infezione scoppia tra il 4° e il 7° giorno.
I sintomi sono aspecifici, spesso, e sono simili ad una normale influenza:
- febbre anche fino a 40 gradi;
- mal di testa;
- dolori articolari e muscolari;
- eruzione cutanea pruriginosa;
- stanchezza;
- nausea;
- vomito;
- linfonodi del collo ingrossati.
La febbre dengue è anche chiamata “febbre spezzaossa” a causa del forte dolore muscolare, anche se molte persone infette non mostrano alcun sintomo (soprattutto i bambini).
Nella maggior parte dei pazienti, la febbre dengue guarisce senza ulteriori conseguenze. In alcuni casi, però, possono esserci delle difficoltà.
Quali sono i probabili decorsi pericolosi della Dengue?
Febbre dengue emorragica (DHF): c’è un brusco calo delle piastrine nel sangue ( trombocitopenia ) e si verificano sanguinamenti come emorragie delle dimensioni di una capocchia di spillo nella pelle o nelle muco se (petecchie), sanguinamento dal naso e dalle gengive e sanguinamento gastrointestinale (con vomito di sangue e feci sanguinolente).
Sindrome da shock dengue (DSS): il virus, in questo caso, provoca un calo della pressione sanguigna, il cuore non può più pompare abbastanza sangue. Di conseguenza, la frequenza cardiaca aumenta bruscamente. Tuttavia, gli organi vitali come il cervello e i reni non sono più adeguatamente alimentati.
I segni premonitori di tali gravi disturbi sono:
- dolore addominale improvviso;
- vomito ripetuto;
- improvviso calo della temperatura corporea sotto i 36°C;
- sanguinamento improvviso;
- confusione, irrequietezza o sonnolenza;
- improvviso calo della pressione sanguigna;
- tachicardia.
Entrambe le condizioni sono potenzialmente pericolose per la vita e richiedono un trattamento ospedaliero. La cosa insidiosa è che di solito compaiono solo quando il paziente sta già meglio, spesso tra il terzo e il settimo giorno di malattia.
Come ci si ammala di Dengue?
La Dengue è una malattia virale causata da quattro ceppi simili di virus (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4). La trasmissione avviene attraverso le punture di zanzare infette che, a loro volta, hanno previamente punto una persona portatrice del virus.
Non vi è, dunque, alcuna trasmissione diretta da persona a persona, anche se l’uomo costituisce l’ospite principale del virus, che circola nel suo sangue per un periodo di 2-7 giorni. Durante questo periodo, le zanzare possono acquisire il virus e successivamente trasmetterlo ad altri individui.