Molti lavoratori sono obbligati ad iscriversi alla Gestione separata dell’INPS: come funziona? Si tratta di un organo che si occupa della gestione degli aspetti previdenziali dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti.

La Gestione separata è un fondo previdenziale e assistenziale dell’Inps. L’obbligo di iscrizione a questo particolare fondo pensionistico dipende dal tipo di attività lavorativa svolta.

Nel testo, andremo a spiegare come funziona, i contributi da versare e chi sono tutti i soggetti obbligati all’iscrizione.

Cos’è e come funziona la Gestione separata dell’Inps

In base all’attività lavorativa svolta può essere obbligatoria l’iscrizione e il versamento dei contributi alla Gestione separata dell’Inps. Cos’è? Si tratta di un fondo pensionistico, previdenziale e assistenziale dell’Inps, che si occupa di assicurare prestazioni d’invalidità, pensione anticipata e di vecchiaia, pensione supplementare e supplemento di pensione.

Nel nostro Paese, per poter accedere alla pensione, al netto di alcune eccezioni, è necessario versare i contributi. Per esempio, per i lavoratori dipendenti, i contributi vengono pagati direttamente dal datore di lavoro e dal lavoratore. Invece, per quanto riguarda i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, il pagamento dei contributi è piena responsabilità dei lavoratori.

Lo scopo della sua istituzione è stato quello di dare una tutela previdenziale a molte categorie di lavoratori, accorpando alcune categorie di professionisti a casse professionali già esistenti, creando la Gestione separata, dove confluiscono anche i versamenti dei liberi professionisti senza cassa. Infatti, vi confluiscono anche i contributi previdenziali versati dalle forme di collaborazione coordinata e continuativa e dai lavoratori occasionali, una volta superata una determinata soglia di compensi.

Chi ha l’obbligo di iscrizione?

  • I liberi professionisti senza cassa;
  • Professionisti iscritti ad Albi professionali, ma non tenuti al versamento presso la cassa di appartenenza;
  • Co.co.co;
  • Amministratori locali;
  • Lavoratori autonomi occasionali con reddito superiore a 5000 euro;
  • Venditori a domicilio con reddito superiore a 5000 euro;
  • Beneficiari di assegni di ricerca e di borse di studio per la frequenza a corsi di dottorato di ricerca;
  • Prestatori di lavoro occasionale accessorio,
  • Medici con contratto di formazione specialistica.

Come iscriversi

Iscriversi alla Gestione separata dell’Inps è molto semplice e veloce. È sufficiente compilare il modello, facilmente reperibile online sul sito dell’Inps o cartaceo presso gli uffici dell’Istituto, e presentare la domanda.

Come presentarla? Il modello può essere trasmesso telematicamente, seguendo l’apposita procedura, oppure personalmente, presso uno sportello Inps.

Sul modello devono essere indicati i dettagli anagrafici e, inoltre, devono essere fornite le seguenti informazioni:

  • Data di inizio dell’attività;
  • Tipo di attività da svolgere.

Contributi da versare

Passiamo alla nota dolente: il versamento dei contributi. Per il 2023, si devono considerare le seguenti aliquote per i contributi da versare alla Gestione separata:

  • 35,03%, per i collaboratori e assimilati non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie, per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll;
  • 33,72%, per i collaboratori e assimilati non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie, per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll;
  • 26,23%, per i professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie;
  • 24%, per i professionisti o collaboratori titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria.

Facciamo un esempio, prendendo l’aliquota del 24%. In questo caso, per un guadagno annuo di 20.000 euro, al netto delle spese, per sapere i contributi da versare è sufficiente fare il seguente calcolo: 20.000×24%. L’ammontare dei contributi da versare alla Gestione separata Inps sarà pari a 4800 euro.

Leggi anche: INPS, come funziona il riscatto anticipato dei contributi e Contributi volontari Inps 2023: quanto costa il versamento