Che cos’è l’influenza di tipo A? Facciamo chiarezza e vediamo tutto quello che c’è da sapere. Ecco le informazioni che potrebbero tornarvi utili. Vi anticipiamo subito che si differenzia dall’influenza stagionale perché è provocata da un nuovo virus. Quest’ultimo prima colpiva solo gli animali ma ora, con le mutazioni genetiche subite, è trasmissibile anche all’uomo.

Che cos’è l’influenza di tipo A e quali sono i sintomi

L’influenza di tipo A – nota anche come influenza A/H1N1 – è un’infezione virale acuta che va a colpire il nostro apparato respiratorio. A provocarlo è un tipo di virus nuovo che si diffonde più rapidamente rispetto a quello dell’influenza stagionale. Ciò avviene perché la maggior parte degli esseri umani, al momento, non presenta ancora anticorpi specifici protettivi.

I sintomi sono simili a quelli che tutti conosciamo della “classica” influenza. I più diffusi sono:

  • Febbre ad esordio rapido
  • Tosse
  • Raffreddore
  • Mal di gola
  • Sensazione di malessere generale
  • Nausea
  • Vomito
  • Diarrea

Ci possono essere poi complicanze legate al virus A/H1N1, anche gravi, come la polmonite. Trattandosi di un nuovo tipo di influenza, la vaccinazione con i tradizionali vaccini antinfluenzali (ovvero i vaccini stagionali) non sembra essere, per il momento, particolarmente efficace.

Come avviene la trasmissione?

Si pensa che i primi casi di questa nuova influenza umana siano legati ad alcuni contatti ravvicinati (di circa un paio di metri) tra uomini e maiali. Il virus infatti è di derivazione suina. Il problema è che esso ha subito delle mutazioni genetiche e ora è in grado anche di attaccare noi. È diventato trasmissibile da persona a persona.

La trasmissione non avviene attraverso il cibo. Gli esperti rassicurano che non sussiste alcun rischio se si consumano prodotti a base di carne suina cotta. Essa si può verificare al contrario, da uomo a uomo per via aerea.

Ad esempio se una persona che presenta questo virus tossisce o starnutisce. Oppure può avvenire anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo motivo, è sempre fondamentale avere una buona igiene delle mani, starnutire e tossire in un fazzoletto e non in aria, vicino ad altre persone.

Bastano poche e semplici precauzioni per evitare o comunque per limitare la diffusione del virus e dunque dell’influenza. Le regole e le indicazioni fornite da medici e dagli esperti alla popolazione, sia italiana che mondiale, sono sempre le stesse.

La diffusione del virus

I primi casi di infezione nell’uomo, in realtà, si erano registrati ad aprile del 2009. In quell’occasione, l’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, aveva lanciato un’allerta sui possibili rischi connessi alla diffusione di una nuova influenza negli uomini. Il livello dell’attenzione era altissimo.

Si era già all’epoca parlato di pandemia. Come si legge sul sito del ministero della Salute

Pandemia vuole dire aumentata e prolungata trasmissione del virus nella popolazione in numerosi Paesi del mondo.

È grave?

La domanda che sorge spontanea a questo punto è una sola: si tratta quindi di qualcosa di grave? Per rispondere a questa questione dobbiamo rifarci a quanto dichiarato dall’Oms. Gli esperti dell’Organizzazione hanno precisato che le caratteristiche di questa influenza di tipo A non sono diverse da quelle della classica influenza stagionale.

Ciò ha portato i dottori a definire la gravità di questa specifica pandemia con il livello “moderato”. Esattamente come l’influenza stagionale, anche questa può presentarsi in forma lieve o più importante. Essa può inoltre causare un peggioramento di alcune patologie preesistenti.

Se presentate dei sintomi particolari e non vi sentite bene, non esitate a contattare il vostro medico di base. Un dottore o un professionista del settore sarà in grado di analizzare la situazione e fornirvi aiuti e consigli necessari.

I sintomi comunque, come abbiamo specificato prima, sono molto simili a quelli dell’influenza stagionale che ogni anno colpisce milioni di persone in Italia. Spesso, nel giro di qualche giorno, con una breve cura, finisce tutto.