Tra i temi caldi del Cdm del giorno c’è senz’altro la Nadef, la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, che segnerà novità importanti per l’Italia in merito al Pil 2023. La Nota sarà uno dei temi caldi di oggi, mercoledì 27 settembre, in vista del Consiglio dei ministri.
Semaforo verde, dunque, per il via libera al documento, che fisserà le principali fondamenta della prossima legge di Bilancio dal punto di vista economico. Il governo si appresta a rivedere i dati limando le stime di crescita del Pil per il 2023: si parla dello 0,8%, con una revisione al ribasso rispetto alla stima del +1% indicata ad aprile nel Def.
Alla base c’è l’andamento dell’economia, che si è rivelato meno positivo del previsto, sia per quest’anno che per il prossimo.
Nadef Pil Italia 2023, Urso: “Governo responsabile e pragmatico”
Una decisione che proverrebbe dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in persona. Per il 2024, la crescita prevista scenderebbe all’1%, rispetto all’1,4% preventivato. A dare conferma a queste ipotesi ci ha pensato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a Roma per l’assemblea dell’organizzazione dei benzinai Faib.
La Nadef, che viene approvata oggi, ci indica la strada da percorrere. Abbiamo dovuto rivedere le stime sulla crescita di quest’anno allo 0,8%, e anche le stime per l’anno prossimo. Questo è un governo responsabile e pragmatico, ben consapevole che la prima questione è mantenere sostenibile il debito pubblico così elevato.
Nel Consiglio dei ministri si discuterà anche del tema migranti: pronti controlli più severi, con tanto di stretta sui minori che entrano illegalmente nel Paese.
Nel frattempo, interpellato al Question Time alla Camera, il ministro Giorgetti ha ribadito come l’esecutivo, “fin dal suo insediamento”, ha “dato impulso per la stagione dei rinnovi” dei contratti del pubblico impiego.
Nonostante la difficile congiuntura economica nella scorsa legge di bilancio è stato stanziato 1 miliardo per il comparto pubblico. Sin da allora il governo annunciò che nella nuova manovra ci sarebbero state nuove risorse.
L’ammontare in misura congrua, ha spiegato Giorgetti, “sarà oggetto della Nota di aggiornamento al Def” che verrà approvata dal Cdm.