La storia di Adamo Guerra e del suicidio simulato con l’obiettivo di fuggire da ogni responsabilità e da ogni relazione. L’uomo è un ex imprenditore originario di Lugo, ma con residenza a Imola, oggi ha 55 anni.
La storia di Adamo Guerra
Nel 2013, Adamo Guerra scomparve lasciando due lettere in casa, che furono trovate da sua madre. In queste lettere, affermava di avere problemi finanziari e di voler porre fine alla sua vita. Inizialmente si sospettò che avesse compiuto un suicidio, e si temeva per la sua vita. Tuttavia, dopo il ritrovamento della sua auto nei pressi del porto di Ancona, si iniziò a considerare anche la possibilità che fosse partito volontariamente. Questa seconda ipotesi, a distanza di dieci anni, si è rivelata essere la verità.
La moglie sapeva tutto
La sua ex moglie, Raffaella Borghi, era a conoscenza almeno dal 2016 che Adamo non era deceduto, bensì si trovava in Grecia. Questa informazione è stata riportata dall’agenzia di stampa Ansa. La signora Borghi, residente a Lugo (Ravenna), il 20 settembre 2016 presentò una denuncia presso i Carabinieri di Imola (Bologna) accusando l’ex marito di aver violato gli obblighi familiari, in particolare per quanto riguarda il sostentamento delle loro due figlie. È proprio in questa occasione che rivelò che la vicenda della presunta morte dell’ex marito si era “risolta positivamente”.
Dunque, nel 2016, in seguito alla denuncia della signora Borghi, la Polizia greca lo localizzò in Grecia attraverso ricerche condotte a livello europeo. L’ex moglie e i genitori di Adamo furono informati del suo ritrovamento. Da quando Adamo era scomparso o era partito, i suoi genitori avevano continuato a sostenere economicamente le due nipoti, versando loro una somma mensile. Tuttavia, verso la fine dell’estate 2016, la signora Borghi si presentò alla caserma di Imola e denunciò nuovamente l’ex marito, sostenendo che aveva bisogno di ulteriori risorse finanziarie, soprattutto perché una delle due figlie stava per iniziare l’università.
Nei giorni recenti, la signora Borghi ha dichiarato di aver scoperto che Adamo non era deceduto soltanto nel febbraio del 2022, quando aveva richiesto di essere registrato all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). Questo fatto è confermato anche dai documenti del Comune di Bagnacavallo, che era l’ultima residenza conosciuta di Adamo. Tuttavia, quando l’Ansa ha cercato di ottenere ulteriori spiegazioni da parte della signora Borghi sui recenti sviluppi, questa ha rifiutato di commentare, affermando di essere al lavoro.