Reclama giustizia la donna immortalata mentre ha un rapporto sessuale nella sala riunioni del comune di Santa Marinella con il sindaco Pietro Tidei. Il riferimento è a un video hot finito per errore tra gli atti dell’inchiesta per corruzione riguardante la cittadina del litorale romano. Video fatto circolare, forse, da uno dei consiglieri che erano finiti sotto accusa, ora indagato per revenge porn.
Lo scandalo del video hot che immortala il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei
Tutto è iniziato nel 2022, quando, per volere del primo cittadino di Santa Marinella, tre consiglieri comunali d’opposizione e un imprenditore, il titolare del ristorante “L’Isola del Pescatore”, erano finiti sotto inchiesta. L’ipotesi era che i politici e funzionari del comune avessero usufruito di pasti e bottiglie di champagne gratis in cambio di favori nei confronti del proprietario del locale.
Ma, “per mancanza di accordi corruttivi”, tutti erano stati assolti. Uno degli accusati, Roberto Angeletti, aveva a quel punto chiesto di accedere agli atti. E la Procura di Civitavecchia glielo aveva consentito, non sapendo che, tra i vari documenti acquisiti nel corso delle indagini e consegnati agli avvocati dell’uomo, fossero finiti – per errore – anche dei video che immortalavano il sindaco Tidei mentre aveva rapporti sessuali con almeno due donne all’interno degli spazi del comune.
Video che negli scorsi mesi hanno fatto il giro della cittadina, forse per mano dello stesso Angeletti, che ha negato ogni accusa ma è comunque indagato per revenge porn.
Ho ricevuto un danno, ma soprattutto lo hanno ricevuto la mia famiglia e altre persone che conosco e stimo, e che non c’entrano niente,
ha dichiarato ai microfoni dell’Ansa il primo cittadino, spiegando di dover ancora decidere se presentare o meno un esposto contro i pm.
Non sono disposto ad accettare nessuna intromissione nella mia sfera privale – ha detto -. Io ho denunciato la corruzione, altri si sono vendicati per colpirmi politicamente […]. L’uso che è stato fatto del video è illecito. Ho denunciato chi l’ha diffuso.
Le parole della donna ripresa nel filmato
A parlare, esprimendo tutto il suo disappunto per l’accaduto, è stata anche la donna ripresa con il sindaco. In un’intervista a Repubblica ha spiegato di essersi ritrovata coinvolta nella situazione all’improvviso, sentendosi obbligata a confessare tutto al marito.
La pressione era insostenibile. Avrei voluto affrontare la vicenda in un altro modo. Avrò anche sbagliato ma questa è una macchina del fango […]. Ero lì per lavoro. Con Tidei ci conosciamo da tempo ed è successo quello che è successo. Un’unica volta, nessuna relazione, lo definirei uno scivolone e adesso sono impigliata in questa rete,
ha raccontato, spiegando che la sua vita è “rovinata” e puntando il dito contro lo stesso Tidei.
Io non avrei dovuto fare quello che ho fatto – ha riferito ai giornalisti -, ma anche lui non doveva farlo in una sede istituzionale.
Una vicenda gravissima
La vicenda che li ha coinvolti è più grave di quanto possa sembrare. I video, definiti “irrilevanti” ai fini delle precedenti indagini per corruzione ma comunque archiviati tra gli atti (poi visionati da Angeletti), erano stati catturati dalle microspie installate nel Comune nel corso dell’inchiesta.
La sconcertante vicenda che ha interessato il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei dimostra, una volta di più, l’inadeguatezza della disciplina sulle intercettazioni, chiaramente incapace di tutelare la privacy di soggetti terzi, coinvolti loro malgrado nelle inchieste,
ha dichiarato il senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia Pierantonio Zanettin, che sulla questione ha deciso di aprire un’interrogazione parlamentare.