Sembra che andare in pensione, ormai, sia una vera e propria impresa, anche quando, durante la vita lavorativa sono stati versati i contributi necessari: è possibile andarci senza aver versato quelli minimi?
La risposta è affermativa. Si può andare in pensione anche senza aver versato i contributi minimi o averne versato solo pochi. Però, si tratta di una possibilità molto rara, possibile sono in casi altrettanto rari.
Si tratta di una questione molto complessa, spinosa e dubbiosa per tutti coloro che si stanno preparando ad entrare nel mondo del lavoro, che per chi sta per lasciarlo. Vediamo come andare in pensione senza aver versato i contributi minimi necessari o, comunque, quando ne sono stati versati solo una parte.
Come andare in pensione in Italia?
Nel nostro paese, per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario aver versato almeno 20 anni di contributi. Ci sono, però, diverse alternative, scivoli pensionistici che permettono di lasciare il lavoro anticipatamente e opzioni che consentono di accedere alla pensione con un numero ridotto di versamenti.
Quali sono le alternative? Si pensi alla possibilità di richiedere l’assegno sociale, nel caso in cui si versa di situazioni economiche disagiate. Ci si può iscrivere al Fondo Casalinghe e contribuirvi, autonomamente, nel corso degli anni. Naturalmente, si deve sempre rientrare nei requisiti previsti dalla legge.
In altre determinate circostanze è possibile beneficiare della pensione di reversibilità. Come abbiamo anticipato, ci sono anche alcune particolari deroghe che consentono di andare in pensione con alle spalle solo pochi anni di contribuzione.
Molto spesso, soprattutto nei tempi attuali, non si riesce a raggiungere la contribuzione necessaria per andare in pensione quando si raggiunge l’età anagrafica richiesta. Le ragioni possono essere diverse: la difficoltà, per esempio, di trovare lavoro da giovani (o quasi) o un lungo periodo di disoccupazione. Si pensa, allora, a come fare ad andare in pensione anche senza aver versato i contributi minimi previsti dalla legge.
Ecco come fare.
Come andare in pensione senza aver versato i contributi minimi
Si tratta di casi specifici e particolari. Potremmo definirli anche rari, ma dati i tempi in cui viviamo, non lo sono più di tanto. Spesso, non si riesce ad accumulare i 20 anni di contributi minimi necessari per accedere alla pensione di vecchiaia.
Chi non riesce in quello che una volta era un intendo semplice da raggiungere può cercare di ottenere una pensione minima versando i contributi volontari, previa autorizzazione dall’Inps. Naturalmente, affinché ciò sia possibile, è necessario il rispetto di alcuni specifici requisiti.
Prima di tutto, è necessario aver versato almeno cinque anni di contributi:
- 260 settimane per i lavoratori dipendenti e domestici;
- 60 mesi per i lavoratori autonomi;
- 465 giorni per i lavoratori agricoli;
- 310 giorni per le lavoratrici agricole.
Inoltre, devono essere versati almeno tre anni di contribuzione, durante gli ultimi cinque anni precedenti la presentazione d’accesso alla pensione di vecchiaia.
Si tratta di requisiti molto generali, che variano in base alla tipologia di lavoro svolto. Oltre al versamento di pochi contributi, può accedere alla pensione anche chi non ne ha versato affatto.
L’assegno sociale è destinato a tutti coloro che non hanno mai versato contributi, ma è richiesta la residenza stabile in Italia da almeno 10 anni, un’età di almeno 67 anni e un reddito annuo non superiore a 6.085,43 euro e di 12.170,86 euro per le coppie sposate. Abbiamo anche parlato della pensione da casalinga, alla quale si può accedere contribuendo al Fondo Casalinghe.
Quali sono tutte le opzioni? Ci sono, poi, altre possibilità per chi ha versato contributi per 5, 10 o 15 anni, anche se le condizioni variano in base alla gestione previdenziale e al tipo di contributi versati.