Lo spot pubblicitario di Esselunga, in onda dal 25 settembre 2023, racconta una storia toccante di una famiglia separata. Soprattutto racconta l’esperienza vissuta dalla figlia dei due genitori, la piccola Emma.
La trama si svolge in un negozio Esselunga di Milano, dove una bambina di nome Emma chiede una pesca alla sua mamma. Ma per farne cosa?
Scopriamo i dettagli, come l’opinione pubblica si è divisa e cosa ne pensa il nostro Premier, Giorgia Meloni.
La pesca 2023, lo spot di Esselunga sui genitori separati: in cosa consiste?
La piccola Emma è all’Esselunga con la sua mamma. Dopo un po’ le chiede di comprarle una pesca. La mamma accetta e le compra una pesca.
Alla fine dello spot si vede Emma regalare la pesca a suo padre e dirgli “è da parte della mamma”.
Questo spot è stato elogiato per aver rappresentato una famiglia divorziata, rompendo gli stereotipi della famiglia perfetta. La piccola Emma, come tutti i figli di genitori separati, per un certo periodo sogna che i genitori tornino insieme, e si attiverà anche per fare in modo che ciò accada.
Come Emma che ha regalato una pesca al suo papà, “mentendo” e affermando che fosse un regalo della mamma. T
Molti hanno apprezzato questo racconto che ha lasciato da parte del famiglie utopiche e irreali e ha preso come esempio una famiglia di genitori separati e la sofferenza della figlia.
Ci sono state, però, anche alcune critiche, che parlano di un messaggio ambiguo sulla separazione e sui ruoli dei figli.
Lo spot ha generato un dibattito intenso sulla rappresentazione della famiglia in Italia, tanto è vero che è intervenuta anche Giorgia Meloni sull’argomento.
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Le parole di Giorgia Meloni sullo spot Esselunga sui genitori separati
Il presidente del Consiglio ha dedicato un post di Instagram a questo spot e alla polemica. Dopo aver pubblicato la foto della bambina nello spot, la Meloni ha scritto: “Leggo che questo spot avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante“.
Tra i commenti c’è chi apprezza l’intervento del Premier e chi lo contesta.
Per esempio il commento di ylenia, dice: “Intanto Esselunga ha raggiunto l’obiettivo… si è fatta grande pubblicità, per il resto si sa, la polemica è all’ordine del giorno, probabilmente se i genitori fossero stati una coppia gay sarebbe andato tutto bene”.
E ancora, piermalese afferma: “Una storia bellissima : ” la FAMIGLIA” ❤️???????? Se non piace alla sinistra vuol dire che ESSELUNGA ha fatto centro ????????????”. Oppure: “Una delle pochissime pubblicità ben fatte”.
Ma c’è anche chi contesta il Premier scrivendo: “Pensa alle accise”; “Pensate alla benzina che la situazione è insostenibile”; “I problemi del paese sono altri”.
Spot Esselunga, il parere di Michela Brambilla
Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, ha dichiarato:
“Il disagio psicologico di bambini e adolescenti figli di coppie separate è troppo spesso dato per scontato, e dimenticato, nella nostra società, come se fosse una conseguenza naturale e irrimediabile della fine di un rapporto.
Esselunga accende i fari su questo disagio: è un’ottima cosa che l’attenzione sul tema sia richiamata da un’impresa che gestisce la prima catena di supermercati introdotta in Italia, ben radicata nel Centro e Nord del Paese, dove tradizionalmente i matrimoni “tengono” di meno.
Mi sembra un esempio virtuoso di comunicazione che coniuga l’attenzione al sociale con una spiccata sensibilità, parlando di un tema sempre di grande attualità. Grazie a Esselunga, alla famiglia Caprotti e a tutti coloro che hanno lavorato per produrre questo spot, peraltro caratterizzato da toni delicati e commoventi”.
Tutti i figli di genitori separati sperano che tornino insieme
I bambini sperano che i loro genitori riescano in qualche modo a superare i problemi e a restare insieme. È così, è sempre così. Non prendiamoci in giro.
I bambini presumono naturalmente che i loro genitori si amino. Anche se litigano ancora e ancora. Se attraverso la separazione scoprono che non è così, la sicurezza del loro attaccamento vacilla e capiscono che i rapporti possono semplicemente rompersi.
Non è inverosimile che i bambini si chiedano se i loro genitori potrebbero improvvisamente smettere di amare anche loro e addirittura abbandonarli. Questa impressione si rafforza se difficilmente possono o non possono vedere il genitore che se ne va.
Soprattutto i bambini più piccoli spesso credono di essere stati loro il motivo della separazione.
Alcuni bambini reagiscono in modo molto appiccicoso a causa di questa paura. Seguono il genitore ovunque vada, raramente lo perdono di vista e forse non vogliono più andare a scuola o all’asilo.
Mentre alcuni bambini reagiscono con aggressività, altri perseguono la strategia di comportarsi bene e adattarsi per non dare ai genitori motivo di ulteriore angoscia ed evitare il rischio di essere abbandonati.
Tutti i bambini hanno la speranza che i genitori tornino insieme, e molti fanno numerosi sforzi affinché ciò accada. Ma soprattutto i figli sono tristi nella fase successiva alla separazione.
Ma come possono i genitori garantire che i figli superino al meglio la separazione?
Quando un bambino reagisce alla separazione con rabbia o tristezza, molti genitori si mettono sulla difensiva. Invece di confortare il bambino e ammettere questi sentimenti, rispondono con argomentazioni e spiegano al bambino che la decisione era giusta.
L’unica cosa da fare, invece, è confermare il proprio amore al figlio e dire: “non siamo più una coppia, ma restiamo entrambi tuoi genitori e non smetteremo mai di esserlo”.
Quanto più i genitori riescono a tollerare la rabbia e la tristezza del bambino, tanto meglio il bambino potrà elaborare questi sentimenti e acquisire nuova sicurezza nel rapporto con i genitori.
Tuo figlio non ha bisogno di capire, tuo figlio ha solo bisogno di conforto.