Aumento pensioni ottobre 2023: a partire dal 1° del mese saranno applicate le detrazioni regionali e comunali, alle quali si aggiungeranno i conguagli e i pagamenti delle tasse. Invariati resteranno gli incrementi sulle pensioni minime.

Aumento pensioni ottobre 2023

Nel mese di ottobre 2023, ci saranno possibili aumenti per coloro che hanno diritto alla pensione.

  • Coloro che hanno la pensione minima vedranno un aumento del +1,5% se sono al di sotto dei 75 anni, come spiegato in dettaglio in questo articolo, e del +6,64% se sono sopra i 75 anni, oltre all’aumento dell’importo della pensione portato a 600 euro (come stabilito dalla Legge di Bilancio fino alla fine dell’anno). Gli aumenti includeranno anche il calcolo di eventuali arretrati a cui i pensionati hanno diritto a causa di ritardi nei pagamenti.
  • I pensionati potrebbero trovare nella loro busta paga eventuali aggiustamenti relativi ai rimborsi 730, nel caso in cui abbiano indicato l’INPS come sostituto d’imposta.

Conguagli del 730

A ottobre, verranno eseguite le operazioni di conciliazione dei dati contabili provenienti dai modelli 730 per i pensionati o contribuenti che hanno scelto l’INPS come sostituto d’imposta e che abbiano ricevuto tali dati dall’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno.

Per quanto riguarda la pensione di ottobre 2023, l’INPS effettuerà:

  • Il rimborso delle somme a credito del contribuente.
  • La trattenuta in caso di somme a debito del contribuente. L’INPS ricorda che la rateizzazione delle somme a debito derivanti dalla dichiarazione dei redditi deve essere completata entro novembre. Pertanto, se i dati contabili sono stati ricevuti dall’Istituto dopo giugno, non sarà possibile garantire il numero di rate selezionato dal contribuente per il pagamento dei debiti fiscali.

I contribuenti che hanno designato l’INPS come sostituto d’imposta per i calcoli del modello 730 2022 possono verificare i dati contabili della dichiarazione e i relativi esiti utilizzando il servizio online “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”, accessibile tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), oppure attraverso l’app INPS Mobile.

Trattenute

Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, oltre all’IRPEF mensile, nella pensione di ottobre vengono trattenute:

  • Le detrazioni regionali e comunali relative al 2022. Queste detrazioni vengono suddivise in 11 rate nell’anno successivo a quello di riferimento.
  • L’anticipo dell’addizionale comunale per il 2023, che è stato applicato a partire da marzo e continuerà fino a novembre 2023.

Inoltre, continua il recupero delle detrazioni IRPEF relative al 2022 nella pensione di ottobre, nel caso in cui siano state applicate in misura inferiore rispetto all’importo annuo dovuto. In particolare:

  • Per i pensionati con un importo annuale totale delle pensioni fino a 18.000 euro, per i quali il calcolo dell’IRPEF ha determinato un debito di importo superiore a 100 euro, la rateizzazione continuerà fino al mese di novembre (articolo 38, comma 7, Legge 122 del 2010).
  • Per i redditi pensionistici annui superiori a 18.000 euro e per quelli inferiori a 18.000 euro con un debito inferiore a 100 euro, l’imposta è stata applicata sulle prestazioni in pagamento a partire dal 1° marzo, con annullamento delle rate se l’imposta corrispondente è stata pari o superiore alle detrazioni dovute.

Le somme oggetto di rettifica sono state certificate nella Certificazione Unica 2023.