È una Federica Pellegrini calma e rassicurante quella che commenta i giorni turbolenti dello sport azzurro con nessuna squadra ancora qualificata per le prossime Olimpiadi di Parigi 2024. In una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport la Divina ha trattato tutti i temi delle ultime settimane che vedono protagonisti – tra gli altri – soprattutto Paola Egonu e Marcell Jacobs.

La pallavolista azzurra è infatti al centro delle attenzioni dopo il rapporto burrascoso con l’ormai ex allenatore Davide Mazzanti e, dunque, diventa pedina fondamentale per l’Italia del nuovo CT Velasco. Il velocista bresciano, invece, ha deciso di interrompere i rapporti con il suo allenatore Camossi per volare alla volta della Florida dove si unirà con Reider.

Insomma, uno scenario bollente su cui la leggenda del nuoto azzurro ha voluto gettare una secchiata d’acqua gelida per rassicurare tutti:

Ragionando da atleta non sono preoccupata. Forse da fuori sembra poco, ma quando vivi l’avvicinamento sul campo, il tempo per riuscire a recuperare c’è. 40 medaglie? Non mi è mai piaciuto parlare di risultati quando ero atleta, non lo farò neanche ora per scaramanzia. Possiamo mettere sul foglio i numeri che vogliamo, ma le prospettive alla fine le fanno gli atleti

Olimpiadi di Parigi 2024, Federica Pellegrini su Egonu: “Non mi esprimo. Voglio prima parlarle”

Come anticipato, la Divina si è detta sicura del fatto che c’è ancora tempo a sufficienza per vedere le squadre italiane qualificate alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024. Nel frattempo, tengono banco i casi di Paola Egonu e Marcell Jacobs a proposito dei quali Federica Pellegrini è stata prudente nell’analizzare i singoli casi.

Partendo dalla stella dell’Italvolley, Fede ha dichiarato:

Bisogna aiutarla? Io non mi esprimo: voglio prima parlarle. A volte le cose vengono strumentalizzate e di fatto non si capisce se sia stata esclusa oppure se è lei che se ne è andata. Prima di rilasciare una dichiarazione vorrei parlare con Paola per capire in effetti cosa è successo realmente. Ciò che esce sui giornali è sempre una piccola parte

Poi l’analogia con il caso Jacobs e il cambio di allenatore, una sensazione vissuta sulla propria pelle:

Anche a me è successo in passato, è sempre un rischio ma dipende dalle storie di ognuno. Continuare a non avere risultati o a convivere con gli infortuni, come è stato per Jacobs, non è facile da accettare. Il cambiamento è uno stimolo nuovo. È rischiare in positivo. Stavolta sta succedendo anche ad altri atleti

Federica Pellegrini su Sinner e Tamberi

Non poteva mancare, infine, il commento su Sinner e Tamberi, entrambi protagonisti ma per ragioni opposte. Mentre Gimbo conquistava uno storico oro ai Mondiali di Budapest, il tennista altoatesino rinunciava alla Coppa Davis suscitando le critiche degli addetti ai lavori. Proprio su quest’ultimo, la Divina ha dichiarato:

È una questione di appartenenza, di orgoglio, di responsabilità; poi quando sei un atleta forte devi dare al tuo Paese quel guizzo in più che soltanto tu puoi avere

Solo elogi invece per Gianmarco Tamberi:

È stata l’estate di Tamberi: ha vinto tutto, è stato bravissimo. Gimbo ha dato lustro a un’atletica che rispetto all’Olimpiade ha fatto fatica, come è stato col nuoto.