A Tivoli, in provincia di Roma, gli investigatori del Commissariato Distaccato hanno messo agli arresti domiciliari un 21enne accusato di violenza sessuale e di atti persecutori compiuti contro la sua fidanzata. L’arresto è avvenuto il 20 settembre scorso e segue la denuncia della ragazza, che dopo due mesi di relazione con il ragazzo fatti di possessività e di aggressioni fisiche, ha denunciato le violenze subite alle Forze dell’Ordine.

Chi è il 21enne agli arresti domiciliari dopo la violenza sessuale ai danni della sua ragazza

Come accaduto recentemente anche in altre città, anche a Tivoli si è partiti da una situazione in cui una relazione era diventata tossica e manipolatoria. Il ragazzo, di 21 anni, era stato insieme con una ragazza italiana di 26 anni per poco più di due mesi. In questo breve periodo, però, il 21enne si sarebbe reso responsabile di ripetute violenze fisiche ai danni della ragazza e di un controllo ossessivo su tutte le sue attività.

I primi segnali di preoccupazione li hanno avuti le amiche delle ragazze, che non capivano perché la loro amica si stesse allontanando da loro sempre più. Altro segnale allarmante è stato il fatto che la 26enne avesse cominciato a cancellare chat e foto che coinvolgevano altri ragazzi che non fossero il suo fidanzato. Tutto questo derivava dalle pressioni psicologiche e fisiche alle quali la ragazza era stata sottoposta dal fidanzato, che le aveva rubato il sussidio di disoccupazione.

Questi, millantando un’affiliazione a gruppi malavitosi, minacciava la fidanzata e la piegava ai suoi voleri. Se c’era qualche segno di rifiuto, il 26enne la colpiva con pugni allo stomaco, sputi sul volto, colpi di bottiglia, lesioni con una lametta sino a dover subire per ben due volte tentativi di strangolamento. In diversi casi la vittima ha segnalato alle autorità di aver dovuto subire rapporti sessuali non consenzienti.

Quando il 21enne ha minacciato la vittima intimandole di rubare alcuni oggetti d’oro ad una sua amica, la 26enne ha cercato aiuto e le sue amiche le hanno consigliato, dopo averla ascoltata, di rivolgersi alle autorità del Commissariato di Tivoli. Questi hanno basato le loro indagini anche su testimonianze dirette e sulle foto delle percosse che il ragazzo le aveva inferto dopo che la 26enne aveva cercato di lasciarlo una prima volta. I genitori, preoccupatissimi, la avevano accompagnata dopo questo episodio di violenza al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli.

Il PM della Procura ed il GIP del Tribunale di Tivoli, sulla base di tali elementi, hanno potuto emettere una misura cautelare personale degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.